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I contenuti dell’Osservatore n.48/2025

I contenuti del numero 48/2025 de L’Osservatore, disponibile da sabato 30 novembre 2025:

Lucrezia Greppi, nel suo Primo Piano, propone un excursus sulla genialità corrosiva di Guido Lamberti, in arte Ugolino: dai suoi impiegati rattrappiti agli “uomini d’allevamento” della modernità. Un cantautore da riscoprire per capire, sorridendo, quanto fossimo già “fregati” negli anni’60-’70.

Segue, in Forum, la relazione – a cura di Corrado Bianchi Porro – dell’intervento di Giorgio Agamben agli Uffizi. In un mondo che si fida dei tecnici e diffida della verità rischiosa, il filosofo invita a rimettere al centro chi parla “mettendoci la faccia”.

Ne Il canto dei libri, che apre la sezione culturale, Dalmazio Ambrosioni recensisce il volume Esplorando il passato. Passeggiate archeologiche nella Svizzera italiana di Ilaria Verga, Eva Carlevaro, Claire Hauser Pult, libro avvincente che esplora il passato tra sorprese e meraviglie. Segue una nuova puntata della rubrica mensile di Massimo Daviddi che si occupa della raccolta poetica di Roberto Veracini, Ma d’ogni cosa resta un poco. Ritroviamo poi ancora Dalmazio Ambrosioni con un’altra proposta riguardante Villa dei Cedri a Bellinzona, museo d’arte raccontato anche in una pubblicazione, edizione rivista e aggiornata della SSAS, Società di Storia dell’arte in Svizzera. Rebecca Ruggeri ci porta a visitare l’esposizione in corso a Palazzo Reale a Milano, Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza. Segue l’intervista di Manuela Camponovo con la regista Cristina Castrillo in occasione del prossimo debutto a Lugano dell’ultima creazione del Teatro delle Radici, Miserere. Luca Cerchiari annuncia il concerto asconese del virtuoso del banjo Don Vappie. Infine, Emanuele Sacchi con una rubrica interamente svizzera: presenta La linea della palma, attesissima produzione crime della RSI (in tv dal primo dicembre) e il documentario Trop chaud – Anziane per il clima vs la Svizzera, sulle attiviste anziane e la loro lotta per convincere le autorità che il cambiamento climatico è una privazione dei diritti umani.

Corrado Bianchi Porro, per la sezione Economia, propone tre contributi: i primi due, tratti dal Lugano Finance Forum, sulla filantropia come strategia, non come gesto finale, e sull’intelligenza artificiale, che non rimpiazzerà i leader, ma li renderà probabilmente più lucidi e informati. Chiude il numero il resoconto della conferenza di

Lucrezia Greppi, nel suo Primo Piano, propone un excursus sulla genialità corrosiva di Guido Lamberti, in arte Ugolino: dai suoi impiegati rattrappiti agli “uomini d’allevamento” della modernità. Un cantautore da riscoprire per capire, sorridendo, quanto fossimo già “fregati” negli anni’60-’70.

Segue, in Forum, la relazione – a cura di Corrado Bianchi Porro – dell’intervento di Giorgio Agamben agli Uffizi. In un mondo che si fida dei tecnici e diffida della verità rischiosa, il filosofo invita a rimettere al centro chi parla “mettendoci la faccia”.

Ne Il canto dei libri, che apre la sezione culturale, Dalmazio Ambrosioni recensisce il volume Esplorando il passato. Passeggiate archeologiche nella Svizzera italiana di Ilaria Verga, Eva Carlevaro, Claire Hauser Pult, libro avvincente che esplora il passato tra sorprese e meraviglie. Segue una nuova puntata della rubrica mensile di Massimo Daviddi che si occupa della raccolta poetica di Roberto Veracini, Ma d’ogni cosa resta un poco. Ritroviamo poi ancora Dalmazio Ambrosioni con un’altra proposta riguardante Villa dei Cedri a Bellinzona, museo d’arte raccontato anche in una pubblicazione, edizione rivista e aggiornata della SSAS, Società di Storia dell’arte in Svizzera. Rebecca Ruggeri ci porta a visitare l’esposizione in corso a Palazzo Reale a Milano, Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza. Segue l’intervista di Manuela Camponovo con la regista Cristina Castrillo in occasione del prossimo debutto a Lugano dell’ultima creazione del Teatro delle Radici, Miserere. Luca Cerchiari annuncia il concerto asconese del virtuoso del banjo Don Vappie. Infine, Emanuele Sacchi con una rubrica interamente svizzera: presenta La linea della palma, attesissima produzione crime della RSI (in tv dal primo dicembre) e il documentario Trop chaud – Anziane per il clima vs la Svizzera, sulle attiviste anziane e la loro lotta per convincere le autorità che il cambiamento climatico è una privazione dei diritti umani.

Corrado Bianchi Porro, per la sezione Economia, propone tre contributi: i primi due, tratti dal Lugano Finance Forum, sulla filantropia come strategia, non come gesto finale, e sull’intelligenza artificiale, che non rimpiazzerà i leader, ma li renderà probabilmente più lucidi e informati. Chiude il numero il resoconto della conferenza di Paolo Santori alla Libera Università di Castellanza, dove ha riletto Adam Smith tra amor proprio, fallimenti e crescita.

Per gli interessati è disponibile un numero gratuito di prova, prelevabile indicando il proprio indirizzo di posta elettronica.

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