Cultura

A Milano l’esposizione dedicata alla storia dell’umorismo e della satira in Italia

Sono tre le sedi che, dal 17 febbraio al 27 marzo a Milano, ospitano: Umorismo e satira a Milano, un’esposizione che intende fornire spunti di approfondimento per la storia dell’umorismo e della satira in Italia, con particolare riferimento al capoluogo milanese, anche in relazione ai cambiamenti del gusto e delle tecniche disegnative e di stampa.

Avanti della domenica, Ferraguti. Ottobre 1906.

Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento, dal 17 febbraio al 20 marzo
Dal 1848…
L’Italia raccoglie il gusto della caricatura dai francesi: umorismo e satira politica nascono dopo la dominazione francese e l’epoca napoleonica ed emergono nei periodi di maggiore tensione ideale nelle città nelle quali è più combattiva la tradizione liberale e libertaria.
Non sorprende quindi che il primo giornale satirico nasca a Napoli e stupisce ancor meno che sia la città di
Milano, attraverso i secoli, ad assumere grande rilevanza per le tantissime testate umoristiche e satiriche che qui vengono editate. A partire dal 1° maggio del 1848, quando viene alla luce il primo numero de Lo Spirito Folletto, che ha come bersaglio la dominazione austriaca, è un fiorire di giornali, almanacchi, strenne.
Umorismo e satira hanno saputo raccontare e interpretare il vissuto quotidiano del tempo e i momenti salienti di un’epoca, divenendo documenti indispensabili alla comprensione di personaggi ed eventi ormai lontani nel tempo.
La mostra ripercorre centocinquant’anni di storia italiana, lungo un arco temporale che va dal 1848 al 2000, raccontando anche i momenti più difficili della crescita di Milano e più in generale del tessuto socio-politico
d’Italia attraverso una selezione di testate periodiche contenenti vignette e tavole dovute alle firme più interessanti del periodo, capaci con il loro piglio e la loro inventiva di documentare il senso di un’epoca e il costume della città. Esemplari di riviste, periodici, almanacchi differenti per impostazione grafica e finalità editoriali, in gran parte provenienti dalla Biblioteca specialistica delle Civiche Raccolte Storiche di Milano, accompagneranno il visitatore in un viaggio tra le diverse posizioni politiche con un particolare focus a cavallo tra il 1925 e il 1945.

Guareschi – Candido, 6 luglio 1946.

Unione Femminile Nazionale, dal 22 febbraio al 20 marzo
Donne in satira…
È la donna il soggetto privilegiato di una satira per immagini ideata soprattutto da uomini e riguardante le battaglie per l’emancipazione, le posizioni suffragiste e in generale la condizione femminile. È lei che è protagonista di pagine di strenne, settimanali umoristici, periodici e riviste databili tra il 1900 e il 1950, provenienti dagli Archivi dell’Unione Femminile e della Fondazione Anna Kuliscioff.
La mostra mette in evidenza come dallo spirito bonario di fine ‘800 si passi a una satira che delinea la donna con un timbro sempre più acre nel ‘900, soprattutto negli anni delle grandi battaglie emancipazioniste e suffragiste. Se infatti nella seconda metà dell’Ottocento emerge la caricatura di una donna virtuosa, immaginata così dalla cultura di quegli anni, nei primi del Novecento la partecipazione alla vita politica e sociale delle protagoniste del tempo viene dileggiata e irrisa, fino ad arrivare agli anni del ventennio fascista, durante i quali la propaganda di regime utilizza l’iconografia al femminile in modo strumentale, ben comprendendone l’efficacia comunicativa sulle grandi masse. È indubbiamente alla donna che negli anni dell’autarchia viene richiesto il maggior sacrificio in termini economici, familiari e sociali e proprio in ragione di questo suo nuovo e gravoso compito diviene oggetto di interesse per i disegnatori.
Dal secondo dopoguerra in poi la satira sulle donne sarà sempre incentrata, in maniera diversamente pungente, sulla loro partecipazione alla politica e sull’assunzione di atteggiamenti e fogge virili, in particolare nelle vignette di Giovanni Guareschi.

Casa della Memoria, dall’ 1 al 27 marzo
Scalarini e la satira politica a Milano
Una panoramica della rappresentazione satirica dedicata ai protagonisti dell’epoca dal grande vignettista Giuseppe Scalarini, milanese d’adozione. Presenti in mostra, oltre al materiale appartenente alla famiglia dell’artista, pagine d’epoca della Fondazione Anna Kuliscioff.
Un viaggio attraverso la storia nella satira politica di Giuseppe Scalarini, con i volti di Mussolini, D’Annunzio, Anna Kuliscioff, Vittorio Emanuele III, Cavour e tanti altri famosi protagonisti della vita politica e sociale italiana a cui Giuseppe Scalarini non risparmia la sua punta graffiante.

L’esposizione nelle tre sedi è accompagnata da un catalogo descrittivo delle sezioni, a disposizione gratuita dei visitatori e delle scolaresche, cui vengono indirizzate anche delle visite guidate mirate.
Il catalogo è inoltre scaricabile dal sito www.fondazioneannakuliscioff.it, sezione Patrimonio | Pubblicazioni.

Attraverso questa mostra, la quale Fondazione Anna Kuliscioff ha inteso valorizzare alcune raccolte milanesi di importanza storica e artistico-documentaria di non facile consultazione, una produzione editoriale poco o per niente conosciuta, soprattutto dalle nuove generazioni, ma che è parte integrante della memoria storica della città.

La mostra è a ingresso gratuito, per maggiori informazioni visitare i siti delle rispettivi sedi:
Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento
Unione Femminile Nazionale
Casa della Memoria

 

 

 

 

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