Locarno Film Festival

Adoration

Locarno Film Festival 2019 - «Adoration»

Una scena dal film «Adoration», proiettato in Piazza Grande a Locarno (Foto: Kris Dewitte).

«Per trovare il ragazzo giusto abbiamo fatto un casting con più di 300 giovani. Ma alla fine credo che la scelta caduta su Thomas sia stata azzeccata». Così ci dice il regista belga Fabrice du Welz a proposito del film presentato in Piazza Grande venerdì sera: Adoration.

Un’opera intensa nella quale la recitazione è tutto o quasi. E a tenere ben ferma l’attenzione degli spettatori ci hanno pensato, appunto, i due giovani protagonisti: Thomas Gioria e Fantine Harduin.

La vicenda racconta di un amore adolescenziale, folle e unico. Una ragazza – con evidenti problemi comportamentali e psichici è curata in un istituto ed è seguita sempre da vicino dal personale della clinica – conosce un ragazzo (figlio di un’infermiera) e lo fa innamorare di lei. Insieme scappano alla ricerca del nonno che vive in Bretagna. Ma la fuga non sarà priva di conseguenze e di eventi tragici.

«Ho voluto raccontare un sentimento radicale, folle. Un sentimento che solo i ragazzi sanno ancora provare, poi da adulti lo si perde» sottolinea ancora il regista. E anche il personaggio del 12enne che aiuta l’amata a fuggire «è una sorta di santo-idiota un po’ come lo era il protagonista del romanzo di Dostoevskij che con Roberto Rossellini è uno dei riferimenti a questo film». Ma come ha tenuto a precisare l’idea era di fare un lavoro autonomo, libero senza particolari legami ad altri autori.

Questo è anche un film dove, attraverso una caratteristica stilistica importante, si sottolinea un sentimento. «In effetti ho usato diversi primi piani sul viso degli attori. Mi servivano per isolarli, per cercare di creare un mondo solo loro dove il resto rimanesse fuori, escluso» rileva du Welz. E crediamo ci sia riuscito. Così come è riuscita la scelta della protagonista. La 14enne belga Fantine Harduine, bellissimo e inquietante viso, già visto in Happy End di Michael Haneke, è giusta nella parte. «Ho lavorato molto con i ragazzi sul set. E ho cercato di spingere Fantine sempre più lontano in una parte che richiedeva un’intensità notevole». Un viso da tenere presente nella cinematografia francofona perché ha tutte le qualità per emergere. E il curriculum inizia a essere, già a questa età, di tutto rispetto.

Adoration uscirà nelle sale solo il prossimo febbraio. Ma la sua carriera nei festival è già iniziata e dopo Locarno sarà presentato al Festival di Sarajevo.

Nicola Mazzi

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