Al LAC due serate di cinema con musica dal vivo
Mercoledì 10 dicembre e giovedì 11 dicembre alle ore 20.00 l’Orchestra della Svizzera italiana, diretta da Anthony Gabriele, esegue dal vivo in Sala Teatro la colonna sonora di Psycho di Alfred Hitchcock, accompagnando la proiezione del film. Lo stile musicale di Bernard Herrmann – tra i massimi compositori per cinema di tutti i tempi – dialoga con le avanguardie novecentesche, creando un ponte affascinante tra la tradizione sinfonica e la modernità cinematografica. Al di là della celeberrima scena dell’accoltellamento nella doccia, l’intera partitura di Psycho è uno dei più iconici esempi di colonna sonora cinematografica, capace di ridefinire il rapporto tra immagine e musica nella narrazione filmica. Bernard Herrmann ha contribuito a elevare la funzione della musica nel cinema di Alfred Hitchcock, trasformandola in un elemento attivo della suspense e del dramma psicologico. La sua scrittura crea un’atmosfera claustrofobica e tesa, con dissonanze taglienti e i ritmi ossessivi che trasmettono un pervasivo senso d’inquietudine. In occasione della proiezione, mercoledì 10 dicembre alle ore 18.00 nella Hall del LAC, Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival, incontra il pubblico in un dialogo introduttivo dedicato al film e al suo immaginario. L’appuntamento offrirà uno sguardo sulla relazione tra regia, narrazione e costruzione della suspense tipica di Alfred Hitchcock.
Giovedì 11 dicembre alle ore 18 in Sala Teatro sarà proiettato il capolavoro del cinema muto d’avanguardia, Berlino – Sinfonia di una grande città di Walter Ruttmann, una delle rappresentazioni più straordinarie della metropoli moderna. La proiezione è arricchita da una colonna sonora dal vivo firmata dai Gebrüder Teichmann, duo di DJ e producer considerati icone della scena elettronica berlinese. La loro performance intreccia elementi di musica elettronica, sottoculture urbane e sperimentazione contemporanea, dando vita a un’esperienza unica di riappropriazione sonora e visiva della città. Presentando la colonna sonora come un DJ set, i Teichmann decostruiscono e reinterpretano il film, fondendo le immagini di Ruttmann con riferimenti sonori che attraversano decenni di storia musicale berlinese. La loro selezione intreccia il free jazz di Uschi Brüning ed Ernst-Ludwig Petrowsky, i canti di protesta di Wolf Biermann, il deep techno pionieristico dei Basic Channel, le sperimentazioni industriali degli Einstürzende Neubauten, il periodo berlinese di David Bowie e il rock rivoluzionario dei Ton Steine Scherben. Per la prima svizzera a Lugano, i Gebrüder Teichmann ampliano questo dialogo musicale includendo opere e tracce di musicisti svizzeri influenti e presenti a Berlino: dal pioniere del krautrock Dieter Moebius (Cluster) ad Alexandre Babel & Latifa Echakhch, Thomas Fehlmann, Walter Fähndrich e Ali Dada. Ne risulta un panorama sonoro che abbraccia tanto l’epoca di Ruttmann quanto le molteplici correnti underground che hanno plasmato Berlino nei decenni successivi.