Letteratura

Alla Biblioteca cantonale di Lugano si parla… di libri antichi

Martedì 9 aprile alle 18, presso la Sala Tami della Biblioteca cantonale di Lugano, si terrà la tavola rotonda Libri antichi a Lugano. Martini, Burstein, Radaeli, con la partecipazione straordinaria di Edoardo Barbieri, Professore di storia del libro all’Università Cattolica di Milano e direttore di “La Bibliofilía”; Luca Montagner, Dottorando di ricerca e addetto stampa della Diocesi di Lugano; Francesco Radaeli, antiquario e specialista di libri antichi; Luca Saltini della Biblioteca cantonale Lugano.

Quando si parla di antiquariato librario novecentesco, la memoria porta ai nomi di quei librai che tanto hanno inciso sul mercato internazionale: Leo S. Olschki, Erwin Rosenthal, Hans P. Kraus… Anche il Ticino si inserisce in questa tradizione. Infatti, nel 1929 arrivava a Lugano, da New York, Giuseppe Martini (1870-1944), libraio antiquario tra i maggiori in Italia. Fu lui a raccogliere per il luganese Sergio Colombi quei cento preziosissimi incunaboli donati, nel 1962, alla Biblioteca cantonale di Lugano. Dopo Martini, il testimone passò a un’altra importante figura, Beniamo Burstein (1905-1972), che fu attivo a Lugano dal 1936. Tra le sue opere si ricorda, nel 1957, la pubblicazione come editore dell’importantissimo Codex paleographicus di Luciano Moroni Stampa.

L’ultimo tassello di questa grande tradizione è la libreria Bredford Libri Rari, aperta negli anni Novanta da Francesco Radaeli. Erede della grande impresa antiquaria degli Hoepli, l’attività chiuse nel 2006. Radaeli fece passare da Lugano opere di inestimabile valore, come la raccolta savonaroliana, quella di storia dell’architettura e quella di libri scientifici di cui rimane lo splendido catalogo della vendita all’asta avvenuta a Lugano nel 1995. Di recente, la Biblioteca cantonale di Lugano ha acquisito il prezioso fondo bibliografico di Francesco Radaeli che costituisce un importante strumento per la ricerca nel campo del libro antico. Inoltre Elena Burstein ha donato due preziosi incunaboli appartenuti al padre.

La serata intende celebrare questi significativi eventi e raccontare una stagione luganese particolarmente ricca sul piano culturale.

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