Cinema

Anticipazioni sul Film Festival Diritti umani Lugano

Lech Kowalski

François Ozon

L’Orso D’Argento 2019 Grâce à Dieu (Francia-Belgio 2019, 137 minuti, Francese con sottotitoli in Italiano) di François Ozon e On Va Tout Péter (Francia 2019, 109 minuti, Francese, sottotitoli in Italiano) di Lech Kowalski, già presentato a Cannes alla Quinzaine de Réalisateurs 2019 sono due fra gli oltre venti titoli proposti dalla sesta edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano in programma dal 9 al 13 ottobre.

Entrambi i film molto dibattuti per la forza e la problematicità degli argomenti trattati, acclamati nel festival dove sono stati presentati, affrontano temi di grande attualità: il film di Kowalski è legato alla questione del lavoro e della delocalizzazione delle risorse umane, il secondo alla pedofilia all’interno della Chiesa, fornendo spazi di confronto nei forum, che come cifra distintiva del Festival, accompagnano la visione del film. Nel caso di On Va Tout Péter, il regista Lech Kowalski sarà ospite del Festival.

Entrambi i film sono prime cinematograficheOn Va Tout Péter di Lech Kowalski in prima in tutta la Svizzera, Grâce à Dieu di François Ozon in prima ticinese.

In On Va Tout Péter protagonista è la lotta degli operai contro la chiusura definitiva della multinazionale automobilistica in cui lavorano. Momento di crisi che viene evidenziato ed esposto all’opinione pubblica attraverso un concerto, a cui segue un voluto e cercato riverbero mediatico a livello nazionale.

Il film nella sua intensità lascia trapelare il coinvolgimento emotivo dello stesso Kowalski, presente attivamente in tutta la vicenda. Il regista e gli operai scioperanti in un clima di grande solidarietà ed energia inventiva, si spendono per salvare ciò che può essere ancora salvato, facendo pressione sul governo, sui principali clienti della fabbrica e anche sul potenziale acquirente. Intervenire attivamente, in prima persona, nelle storie che lui stesso racconta nei suoi film, è una prerogativa fondamentale nell’opera cinematografica di Kowalski, regista americano di origine polacca, figlio di una madre deportata in Russia e outsider underground perenne della scena cinematografica internazionale. È un autore sensibile che non ha mai avuto paura di esprimere se stesso e schierarsi a favore degli emarginati, della salvaguardia dei territori e dell’ambiente e delle popolazioni che subiscono guerre e discriminazioni razziali. Un poeta ribelle, che si oppone ad ogni sistema oppressivo.

Tematiche più intime e delicate in Grâce à Dieu di François Ozon che porta in superficie il delicato caso della pedofilia all’interno della Chiesa Cattolica. Il film attinge da fatti di cronaca: un caso giudiziario, il caso Preynat, non ancora concluso (il processo all’arcivescovo Philippe Barbarin). La narrazione cinematografica si basa sulle dichiarazioni delle persone coinvolte.

Accanto alla ricca proposta cinematografica il Film Festival Diritti Umani Lugano propone anche in questa sesta edizione una mostra fotografica per dare ulteriore spazio alle tematiche dei diritti, che qui diventano occasione di riflessione: Landless, fotografie di Davide Vignati, esposte presso il centro San Giuseppe dall’1 al 20 ottobre 2019 (inaugurazione 1 ottobre alle ore 18.30). 

Per i film e i concerti del Festival sarà attiva la prevendita dal 20 settembre sulla piattaforma http://biglietteria.ch

 

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