Cinema

Apocalypse Now, «versione perfetta» per il 40. anniversario

Una scena dal film «Apocalypse Now»

Una scena dal film «Apocalypse Now».

Quarant’anni fa usciva nelle sale cinematografiche uno dei capolavori della storia del cinema, Apocalypse Now, considerato uno dei migliori film sulla guerra in Vietnam. Per celebrare l’anniversario il film esce in una nuova versione, restaurata ed in 4K, che sarà distribuita nelle sale italiane il prossimo autunno dalla Cineteca di Bologna. Apocalypse Now – Final Cut, ossia il montaggio finale, è stato presentato per la prima volta la primavera scorsa al Tribeca Film Festival di New York ed ha una durata di poco oltre tre ore, più lungo quindi della versione originale.
Dopo un’anteprima italiana in Piazza Maggiore a Bologna per il festival del Cinema Ritrovato a fine giugno, la pellicola ha aperto il 20 agosto il Mantova FilmFest.
Apocalypse Now – Final Cut è il film che Coppola stesso ha definito la «versione perfetta». Era infatti convinto che la versione originale del 1979 fosse troppo tagliata e Redux – una versione non integrale – risultasse troppo lunga. Così ha deciso di rimettere mano non solo al montaggio, ma anche di restaurare suono e immagine a partire dal negativo originale.
Il film vanta un cast eccezionale con Martin Sheen, Marlon Brando, Dennis Hopper, Robert Duvall, Harrison Ford e inizialmente avrebbe dovuto essere girato nel 1970 da George Lucas, mentre era ancora in corso il conflitto nel Vietnam. Le scene furono girate nelle Filippine e si dice che durante le riprese del film, anche a causa dello stress psicofisico, Coppola ebbe una crisi epilettica. Temeva che non venisse completato. Lui stesso investì molti soldi nella produzione e in tre diverse occasioni minacciò di volersi uccidere. Per completare il montaggio del film ci vollero ben due anni. «Dato che l’originale di Apocalypse Now non era solo lungo, ma anche insolito nello stile e nella sostanza per un film dell’epoca» – ha spiegato Coppola – «abbiamo pensato di tagliare». Il regista ha aggiunto che alcuni anni fa gli è capitato di guardarlo di nuovo e si è reso conto che il film era diventato più «contemporaneo». «Aggiungiamoci» – continua – «che molti pensavano che fosse stato scartato tanto ottimo materiale. Tutto questo ha condotto a quello che è stato poi chiamato Apocalypse Now Redux. In quella versione veniva ripristinato tutto ciò che era stato tagliato. In seguito, quando mi chiedevano quale versione preferissi vedere in circolazione, mi capitava spesso di pensare che l’originale del 1979 fosse stato accorciato troppo brutalmente e che Redux fosse troppo lungo, così mi sono deciso a favore di quella che mi sembrava la versione perfetta, che è intitolata Apocalypse Now – Final Cut».

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