Arti figurative

Apre venerdì 9 novembre TheGallery in Riva Caccia 1

A Lugano nuova Galleria d’arte dedicata all’arte aborigena

La scena culturale luganese si arricchisce di una nuova Galleria d’arte in zona LAC. Si chiama “TheGallery”, è situata in Riva Caccia 1D (subito dopo il Central Park in direzione Villa Malpensata) ed apre venerdì 9 novembre alle 18.30 con la prima esposizione intitolata “The Memory of Minerals”, dedicata a dipinti su tela di artisti aborigeni e a sculture di Arik Levy. L’iniziativa è dovuta a Didier Zanette, esperto d’arte oceanica e della Polinesia, che da oltre 25 anni percorre le terre dell’arcipelago australiano, dalla Nuova Caledonia alla Polinesia e alla Papuasia, documentando la cultura e l’arte delle popolazioni aborigene. Origine francese, infanzia a La Réunion, lavoro in banca prima di coltivare la passione per l’arte degli aborigeni, Didier Zanette è autore di numerose pubblicazioni sul tema, ha aperto una prima Galleria d’arte aborigena a Nouméa, la maggiore città francofona dell’Oceania, poi a Nizza, Parigi e Metz ed ora a Lugano. Lo scopo? «Far conoscere l’arte degli aborigeni, sia quella antica e tradizionale antecedente alla colonizzazione europea, sia di artisti aborigeni contemporanei che si ispirano alla cultura tradizionale del loro popolo. Affiancando, come in questo caso con Arik Levy, artisti occidentali che a loro volta si rifanno al tema delle origini.»
In quasi trent’anni di viaggi Zanette ha assistito ai profondi e veloci mutamenti sociali nei territori della Papuasia-Nuova Guinea e alla volontà di recupero delle tradizioni originarie. Tra queste l’arte come elemento fondamentale della cultura aborigena: figure stilizzate, silhouettes, raffigurazioni di natura, immagini geometriche che all’occhio occidentale appaiono astratte, ma in effetti si avvalgono di un complesso simbolismo nel quale alle diverse forme geometriche o colori sono assegnati precisi significati, spesso di natura mitologica e rituale, spirituale e religiosa. L’espressione artistica si riallaccia così a un complesso mondo sociale e culturale nel quale diversi “artisti”, uomini e donne, trovano motivo d’ispirazione ed identità. E che per la concezione occidentale vanno a comporre un movimento dell’arte contemporanea.
La mostra di Lugano si compone d’una trentina di opere pittoriche su tela, di vario formato, dipinte da artisti di talento – quali Ronnie Tjampitijinpa, George Hairbruch, Tjungurrayi o Bobby West Tjupurrula –-i cui nomi cominciano ad essere riconosciuti anche dai musei. Di Arik Levy, artista di origini israeliane, formazione svizzera (si è diplomato all’Art Center College of Design di La Tour-de-Peilz, VD), soggiorni in Giappone e atelier a Parigi vengono presentate diverse sculture della serie “Rock”. A collegare due mondi apparentemente inconciliabili è il tema della memoria, per quanto declinato in modo molto diverso.

 

Inaugurazione: venerdì 9 novembre ore 10.30.
Fino al 31 gennaio 2019. Ma-do 13:00-18:00
Contatti: 076 418.12.04 – didierzanette@gmail.com

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