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AARDT: serata dedicata alla storiografa ticinese Renata Broggini

Oggi martedì 3 dicembre 2019, alle ore 18.15, a Massagno, aula magna Scuole elementari di Nosedo, incontro dedicato alla storiografa ticinese Renata Broggini, scomparsa un anno fa. L’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT) ospita Marino Viganò, storico, autore del volumetto commemorativo In Memoriam Renata Broggini – Locarno 1932 – Orselina 2018. Introdurrà la serata Marika Congestrì, docente presso il Liceo Lugano 1 e membro del Comitato AARDT.  Entrata libera. Al termine, rinfresco.

L’incontro vuole ricordare Renata Broggini, nota per avere indagato le vicende degli esuli militari e civili italiani e l’espatrio dei profughi ebrei in Svizzera, attraverso i valichi del Ticino, negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale. Una donna dal percorso atipico: dopo una vita professionale dedicata all’insegnamento nelle scuole elementari, avviò una per lei nuova e feconda stagione di ricerche e pubblicazioni, tra le quali, con Marino Viganò, la guida I sentieri della memoria nel Locarnese 1939-1945.

Due anni fa, il 24 ottobre 2017, Renata Broggini accettava di partecipare al progetto Tracce di donne di AARDT, e nella video-testimonianza raccolta da Maria Foletti Fazioli esponeva, con carattere e umorismo, vicende e aneddoti connessi alle sue ricerche, ma anche la sua personale «ribellione di fronte a tutto quanto era imposto in quanto donna». La video-testimonianza è consultabile al seguente link: www.archividonneticino.ch/renata-broggini/.

Con In Memoriam Renata Broggini – Locarno 1932 – Orselina 2018 (Locarno, Edizioni Pedrazzini, 2019), Viganò rende omaggio a una personalità di spicco tra gli storici elvetici – l’unica autrice svizzera presente, tra l’altro, nel catalogo dei più esigenti editori italiani –, ma soprattutto a una donna del Novecento che si battè nella legittima aspirazione a pari diritti fra donne e uomini.

Renata Broggini, insegnante quarant’anni nelle scuole elementari tra Losone, Ronco sopra Ascona, Muralto, consegue la patente di scuola maggiore ai corsi per docenti del Cantone Ticino presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1975, pubblicando quindi la tesi I rifugiati italiani in Svizzera e il foglio Libertà!  (Roma, 1979) e curando Pagine ticinesi di Gianfranco Contini (Bellinzona, 1986), e Un fuoruscito a Locarno – Diario 1943-44, di Filippo Sacchi (Lugano, 1987). Pensionata, avvia studi sugli esuli durante la Seconda guerra mondiale e dà alle stampe Terra d’asilo – I rifugiati italiani in Svizzera 1943-1945 (Bologna, 1993), e La frontiera della speranza – Gli ebrei dall’Italia verso la Svizzera 1943-1945 (Milano, 1998), in seguito tradotto in Frontier of Hope – Jews from Italy seek refuge in Switzerland 1943-1945 (Milano, 2003). Tra le numerosissime altre sue opere storiografiche: Eugenio Balzan 1874-1953 – Una vita per il «Corriere», un progetto per l’umanità (Milano, 2001) – ora Eugenio Balzan 1874-1953 – Una vita per il «Corriere», un lascito per l’umanità (Milano, 2014) –, Passaggio in Svizzera – L’anno nascosto di Indro Montanelli (Milano, 2007), Franco Brenni – Un diplomatico ticinese nelle sfide del xx secolo Bellinzona 1897-Zurigo 1963 (Milano, 2013), e in qualità di co-autrice Centotrentanni Società Svizzera di Milano 1883-2013 (Milano, 2014). Uscendo tra l’altro presso Cinque Lune, il Mulino, Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli, Hoepli, si conferma tra gli autori elvetici più rappresentati nell’editoria, specie italiana, di alta fascia, con larghissimi consensi tra recensioni e apprezzamenti.

Marino Viganò, diplomato in scienze politiche all’Università Cattolica di Milano, s’è addottorato in storia militare a Padova. Ha svolto ricerche per la Commissione indipendente d’esperti «Svizzera-seconda guerra mondiale» e la Commissione per la ricostruzione delle vicende che hanno caratterizzato in Italia le attività di acquisizione dei beni dei cittadini ebraici da parte di organismi pubblici e privati. Direttore di una fondazione milanese, ha curato varie opere, tra le quali: Ribelle. Nell’Ossola insorta con Beltrami e Di Dio (novembre 1943 – dicembre 1944), di Aristide Marchetti (Milano, 2008); Il Ticino e la guerra. Politica, economia e società dal 1939 al 1945 (Lugano, 2009); Missione «Nemo» – Un’operazione segreta della Resistenza militare italiana (1944-1945), di Francesco Gnecchi Ruscone (Milano, 2011); «Sopravvivere alle rovine» – Diario privato di un banchiere (Roma 1943-1945), di Massimiliano Majnoni (Torino, 2013). Ha in uscita «Come sono diventato interessante» – Diario 1943-1947, di Stefano Jacini (Torino, 2019).

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