
Berlino – Pariser Platz – Commemorazioni per gli 80 anni dalla fine della guerra
Berlino, maggio 1945: Stunde Null, anno zero. Il paese è distrutto, il continente è in macerie, il mondo è ridisegnato. In meno di una generazione, la nazione-spazio crocevia tra Europa occidentale ed orientale ha scatenato e perduto una guerra di dimensioni senza precedenti nella Storia globale. Sconfitta e alla fame, la Germania del “Reich millenario” – che in dodici anni ha sconquassato l’intero sistema internazionale – è nella tomba. Occupata, perduta, rabbiosa, umiliata. A differenza della Prima Guerra Mondiale, il politico è stato il fuoco che ha acceso la miccia della Seconda. E il politico è stato sconfitto militarmente e messo a bada, reso inoffensivo – fino a oggi, quasi al punto da sabotarsi e ingannarsi con un pacifismo che più che altro è un invito al ritorno dell’infausta legge del più forte. Questa è la Berlino di oggi, del maggio 2025. Di ottant’anni dopo: la Germania odia la guerra.
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