Cinema

Castellinaria Festival del cinema giovane, ecco le premiazioni

Si è conclusa la 33/a edizione di Castellinaria Festival del cinema giovane, quest’anno in una nuova formula ovvero completamente online. Castellinaria ha proposto una quarantina di film in un programma che ha riscosso apprezzamento da parte della critica e del pubblico, sia quello delle numerose sedi scolastiche iscritte al Festival, sia quello extrascolastico.

«Sono molto soddisfatta di questa edizione così speciale e creata da zero – sottolinea Flavia Marone, presidente di Castellinaria – È stata una nuova esperienza, estremamente costruttiva, di cui faremo tesoro. Tutto è andato molto bene, sia dal punto di vista prettamente tecnico che da quello del riscontro e dell’apprezzamento delle nostre proposte. Nel difficile contesto in cui quest’anno si è svolto Castellinaria, non potevamo sperare di meglio».
Mentre il direttore artistico Giancarlo Zappoli ha detto che «In un periodo per tutti non facile, l’essere riusciti a realizzare la manifestazione è di per sé un grande risultato; ma la conferma di aver centrato l’obiettivo è data delle motivazioni con cui le ragazze e i ragazzi delle giurie hanno accompagnato i premi. Sono la testimonianza della qualità della proposta e dell’attenzione con cui è stata accolta, nelle numerose realtà scolastiche che hanno assistito alle proiezioni».

Qui di seguito i vincitori di questa 33/a edizione Castellinaria Festival del cinema giovane:

PREMIO DEL PUBBLICO RAIFFEISEN LUNGOMETRAGGI
Platzspitzbaby di Pierre Monnard (Svizzera 2020)
Fra coloro che hanno espresso il loro voto, sono stati estratti a sorte due fortunati spettatori che si aggiudicano ciascuno CHF 1’000 offerti da Raiffeisen, sponsor principale di Castellinaria.

PREMIO DEL PUBBLICO RAIFFEISEN CORTOMETRAGGI
En Route di Marit Weerheijm (Olanda 2019)
Alla regista del cortometraggio più votato dal pubblico va un premio di CHF 500 offerto da Raiffeisen.
Per incoraggiare l’interesse per il cinema nelle nuove generazioni, infine, a due giurati estratti a sorte (uno della giuria Young e uno della giuria Kids) vanno rispettivamente un abbonamento per il Locarno Film Festival e otto entrate al Cinema Forum di Bellinzona offerti da Raiffeisen.

MOTIVAZIONI GIURIA KIDS
La Giuria Kids 2020, composta da ragazzi delle Scuole medie ticinesi e coordinata da Sultan Filimci, ha attribuito i suoi riconoscimenti con le seguenti motivazioni:

CASTELLO D’ORO
I racconti di Parvana di Nora Twomey (Irlanda/Canada/Lussemburgo 2017).
La Giuria Kids attribuisce il Castello d’Oro al film I racconti di Parvana di Nora Twomey. Questo film d’animazione, tratto dal romanzo di Deborah Ellis, ha come protagonista Parvana, una ragazza di undici anni che cresce sotto il governo dei talebani in Afganistan nel 2001; improvvisamente, un giorno, suo padre viene arrestato poiché colpevole di leggere libri contenenti favole che il regime talebano non approva. Visto che non vi sono maschi che possono provvedere al sostentamento della famiglia, Parvana si taglia i bellissimi e lunghi capelli, travestendosi da ragazzo. Allora le cose prendono una piega un po’ diversa: può andare a comprare il cibo al mercato senza essere minacciata, può prendere un secchio d’acqua al pozzo senza essere picchiata e… può tentare di cercare il suo adorato papà. Ma dovrà lottare impavidamente contro molti ostacoli.

CASTELLO D’ARGENTO
Uno para todos di David Ilundain (Spagna 2020)
La Giuria Kids attribuisce il Castello d’Argento al film Uno para todos di David Ilundain; paese di produzione: Spagna, 2020. Il film affronta due temi molto forti nel mondo dei giovani: ci fa riflettere sulla pesantezza del cancro infantile e avanza una forte critica al bullismo. Aleix è un giovane supplente che si reca in una cittadina rurale della Spagna per sostituire una collega in dolce attesa. Segue una classe dell’ultimo anno della scuola elementare apparentemente tranquilla e senza grossi problemi di gestione. Si dimostra da subito un docente attentissimo e premuroso, pur incarnando una generazione precaria nel lavoro e preoccupata per il futuro; si rende conto da subito dell’assenza di Carlos, un ragazzo al quale è stato diagnosticato il cancro. Andrà a cercarlo per convincerlo a rientrare in classe, ma ben presto il nuovo professore si renderà conto che gli allievi nascondono un segreto: Carlos, nel recente passato, si è reso protagonista di numerosi atti di bullismo e dunque nessuno vuole il suo rientro a scuola. Il film riporta in maniera credibile l’impegno costante di un docente che vuole insegnare ai suoi allievi il valore dell’accoglienza e del perdono attraverso interventi didattici e pedagogici equilibrati, profondi e coinvolgenti.

CASTELLO DI BRONZO
Cleo di Erik Schmitt (Germania 2019)
La Giuria Kids attribuisce il Castello di Bronzo al film Cleo di Erik Schmitt. Premiamo questo film di fantasia e avventura per il grande impegno messo negli effetti speciali e per le straordinarie illusioni ottiche che hanno colpito tutti i giurati. Il montaggio solido e il ritmo incalzante ci hanno permesso di tenere gli occhi incollati allo schermo, apprezzando le qualità tecniche. La protagonista Cleo, in età “adulta” si trova costretta a fare i conti con i fantasmi del suo passato doloroso in cui ha perso la madre nel momento stesso in cui è stata messa al mondo e poi più avanti è confrontata con la morte del padre, che le ha lasciato in eredità la curiosità e la voglia di indagare, scavare a fondo e conoscere i tesori sotterranei che nasconde la sua città ricca sia di reperti storici ma anche di orrori legati alla seconda guerra mondiale. Durante il film Cleo parla con personaggi storici realmente esistiti, raffigurati in bianco e nero, che le parlano e le suggeriscono indizi.

PREMIO UNICEF
I racconti di Parvana di Nora Twomey (Irlanda/Canada/Lussemburgo 2017).
La Giuria Kids attribuisce il Premio UNICEF al film I racconti di Parvana di Nora Twomey. Il film ci mette a confronto con una cosiddetta infanzia rubata raffigurata da Parvana che si ritrova a dover diventare l’uomo di casa, nonostante il suo essere ancora una bambina.

PREMIO ASPI
Here My Village di Abas Aram (Iran 2019)
La Giuria Kids attribuisce il Premio ASPI al film Here My Village di Abas Aram. Farhad è un ragazzo di dodici anni che vive con la madre e la sorellina in un villaggio povero dell’Iran. Orfano di padre, è lui che deve provvedere a curare il piccolo gregge di pecore della famiglia. Sin dalle prime scene notiamo la passione che nutre per la fotografia, prendendo ispirazione dalle poche riviste straniere che custodisce gelosamente. Il film ruota attorno al forte desiderio di Farhad di acquistare una macchina fotografica di seconda mano vista in un negozio durante un’uscita in città. La madre disapprova la sua passione poiché angosciata dalla povertà che la costringe a lottare quotidianamente per trovare il cibo con cui sfamare i propri figli. Farhad è determinato e farà di tutto per comprare la macchina fotografica.

MOTIVAZIONI GIURIA YOUNG
La Giuria Young 2020, composta da studenti del Liceo e della Scuola di commercio di Bellinzona e coordinata da Erik Bernasconi, ha attribuito i suoi premi con le seguenti motivazioni:

PREMIO TRE CASTELLI
Let there be light di Marko Škop (Slovacchia/Repubblica Ceca 2019)
La giuria Young di Castellinaria 2020 ha deciso di assegnare il premio di miglior film a Let there be light di Marko Škop. Nel film il regista è riuscito, partendo da una trama famigliare, a far emergere argomenti come: il patriarcato, la violenza maschile, l’unione famigliare, l’influenza della chiesa nella società e il peso delle generazioni passate in quelle presenti. Inoltre, il finale riesce a dare un senso al titolo del film, poiché l’ambiente famigliare si è compattato. Uniti sono pronti ad affrontare un futuro che presenterà delle difficoltà economiche e sociali. Infine, abbiamo interpretato la pellicola di Skop come una denuncia verso un sistema corrotto nel quale portare dei cambiamenti risulta essere molto difficile, senonché impossibile.

MENZIONE: Platzspitzbaby di Pierre Monnard (Svizzera 2020)
La giuria Young del festival di Castellinaria 2020 ha deciso di assegnare una menzione a Platzspitzbaby per il forte carico emotivo trasmesso dal film attraverso l’ottimo linguaggio cinematografico del regista Pierre Monnard e per l’ottima interpretazione dei ruoli delle due protagoniste.

PREMIO UTOPIA: Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi (Italia/Svizzera 2020)
Assegniamo il Premio Utopia a Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi. Ci ha insegnato che l’amore e la purezza infantile vanno oltre la sentenza di un giudice, decidendo di raccontare la storia al di fuori piuttosto che all’interno di un’aula di tribunale.

PREMIO SALUTE AMBIENTE: QUALITÀ DI VITA: Antigone di Sophie Deraspe (Quebec/Canada 2019)
Una tragedia moderna tratta dall’Opera omonima di Sofocle, rielaborata da Jean Anouilh, Bertolt Brecht e ora anche dalla regista Sophie Deraspe. Partendo da un antico mito greco, Deraspe, è riuscita a renderlo attuale non solo reinterpretandolo, ma aggiungendo elementi della modernità come l’immigrazione, i social, la dimensione hip hop e il concetto attuale di famiglia. Si concentra sul benessere mentale e sociale. La lotta interiore eroina femminile moderna, divisa tra famiglia e vita civile scardina le esistenze di Antigone, della sua famiglia, della comunità canadese, Algerina e in generale delle comunità migranti. Il punto di rottura della storia riguarda il tema della violenza: polizia, gang e criminalità sono la realtà che distruggono la vita che con fatica la famiglia di Antigone si è costruita. Di fronte alla macchina della giustizia, Antigone lotta con caparbietà. Interessante è la dimensione delle carceri minorili femminili. Criminali fragili vengono unite dal senso di comunità e famiglia trasmesso loro da Antigone. Grazie alla sua determinazione, combattendo con autenticità e amore per la famiglia Antigone riesce a trasmettere un messaggio a una comunità più ampia, diventando un’icona d’unione anche al di fuori della famiglia, coinvolgendo e unendo molte più persone e cambiandone la qualità di vita. Sotto la rappresentanza di un simbolo, si crea l’unione. Con un graffito viene trasmesso non la trasgressione ma l’amore. Insieme alla difficoltà e gli ostacoli posti alla famiglia di Antigone il film finisce. Ma anche se la lotta di quest’eroina non si conclude, il cerchio narrativo si chiude. E ciò che ha lasciato rimane.

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