Teatro

Comicità e Danza al LAC: Geppi Cucciari e “Lo Schiaccianoci”

Perfetta

Geppi Cucciari, artista versatile, sarà al LAC giovedì 12 dicembre alle ore 20:30 con un monologo scritto per lei da Mattia Torre, brillante autore della scena televisiva e teatrale italiana scomparso prematuramente; in Perfetta Geppi racconta un mese della vita di una donna, scandito dalle quattro fasi del ciclo femminile.

Geppi Cucciari per la prima volta si misura con toni che non prediligono unicamente la comicità, ma si avventurano in sfumature malinconiche e drammatiche.

Sul palco Geppi si cala nella parte di una venditrice d’automobili, moglie e madre, che conduce una vita regolare nella quale trovano posto il lavoro, la famiglia, gli impegni e moltissime responsabilità.

Perfetta cerca di trattare un tema delicato di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. Un monologo nel quale trovano spazio sferzate di comicità e satira di costume, ma anche riflessioni più amare e profonde, in un delicato tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile. Spettacolo in collaborazione con MyNina Spettacoli.

 

Lo Schiaccianoci

© Matteo Carratoni

Sabato 14 dicembre, alle ore 20:30 e domenica 15 alle ore 16:00 al LAC vedremo un classico natalizio come Lo Schiaccianoci, qui nella originale rilettura del coreografo del Balletto di Roma, Massimiliano Volpini; una versione che ribalta l’ambientazione originale del primo atto, sostituendo la sontuosa casa borghese in festa con la strada di una immaginaria periferia urbana in cui una comunità di senzatetto cerca di sopravvivere, adattandosi agli stenti della quotidianità.

Sostanzialmente fedele al racconto e all’essenza della partitura orginale, in questo Schiaccianoci, la tradizionale “battaglia dei topi” si trasforma in un cruento scontro di strada, il cui esito sarà l’evasione del Fuggitivo e la salvezza di Clara. Attraverso il coraggioso passaggio a un’altra dimensione, la coppia inizia una nuova vita, non bella e fantasiosa come quella immaginata, ma piena di fiducia verso il futuro.

La magia non durerà per sempre e sul finale Clara tornerà ad osservare il muro della sua prigionia con la consapevolezza di un’impossibile liberazione: dall’altra parte continueranno a vivere gli invisibili, estranei al suo nuovo mondo come pezzi mancanti di un’umanità irrisolta. Uno Schiaccianoci che non mancherà di sorprendere anche per la creazione di costumi e coreografie realizzati con materiali di recupero come vetro, carta, cartone e legno; una scelta che si fa metafora per riflettere anche sulla condizione delle persone che vivono ai margini, sullo smarrimento diidentità nella nostra società.

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