Musica

Conclusa la 23° edizione di Ticino Musica

Dopo due settimane densissime di musica, la XXIII edizione del Festival Internazionale Ticino Musica si è conclusa mercoledì 31 luglio. Il bilancio è assolutamente positivo: quasi 200 i giovani musicisti iscritti alle 20 masterclass dell’Academy (tenute da 23 artisti di fama mondiale con i loro maestri collaboratori), circa 3.000 le persone che hanno partecipato ai 78 eventi in cartellone, svoltisi in 14 luoghi del Canton Ticino e 2 dei Grigioni italiani.

L’Opera studio internazionale “Silvio Varviso”, giunta alla sua XIII edizione, ha coinvolto 25 musicisti. L’International Young Composers Academy ha registrato le iscrizioni di 80 giovani compositori, 14 dei quali sono stati selezionati per poter partecipare e lavorare i propri brani con l’Ensemble Modern, uno dei gruppi leader mondiali per la musica contemporanea. Ben 40 sono state le nazionalità presenti al Festival, dalla Nuova Zelanda a Singapore.

Le due settimane di Festival hanno avuto inizio domenica 18 luglio nell’Aula Magna del Conservatorio con la première del Don Pasquale di Gaetano Donizetti, messa in scena dall’Opera studio internazionale “Silvio Varviso”, guidata da Umberto Finazzi per la direzione musicale e da Stefanie C. Braun per il concetto scenico. Appena il tempo di godersi il primo meritato successo e subito tutti pronti per l’inaugurazione, da parte del direttore artistico Gabor Meszaros, delle masterclass dell’Academy: canto con Michaela Schuster, pianoforte con Adrian Oetiker, musica da camera con pianoforte con Ulrich Koella, organo e clavicembalo con Stefano Molardi, violino con Marco Rizzi, viola con Matthias Buchholz, violoncello con Gabriele Geminiani, flauto con Andrea Oliva, clarinetto con Calogero Palermo, oboe con Ingo Goritzki, fagotto con Gabor Meszaros, corno con Jacques Deleplancque, tromba con Frits Damrow, trombone con Vincent Lepape, tuba con Anne Jelle Visser, chitarra con Pablo Márquez e arpa con Fabrice Pierre. E parallelamente l’International Young Composers Academy, coordinata dal compositore Oscar Bianchi, affiancato quest’anno dal compositore russo Dmitri Kourliandski.

A metà mattina del 19 luglio il Festival era già entrato nel vivo, con gli studenti che già rimbalzavano tra aule studio e aule di lezioni, concentrati su come far fruttare al meglio questo periodo, per tutti molto atteso. Impressionante, ogni giorno, vedere la fila che si creava in attesa dell’avvio delle prenotazioni delle aule-studio per il giorno successivo, a testimonianza della serietà con cui ogni partecipante ha affrontato l’impegno dell’Academy. In particolare, la serata conclusiva di Ticino Musica, con un concerto di ottoni dedicato al grande trombettista Bo Nilsson, docente del Festival per 26 anni, mancato lo scorso dicembre, ha visto accorrere nell’Aula Magna del Conservatorio un folto pubblico, che ha condiviso come in un grande e caloroso abbraccio un ultimo concerto speciale in cui si sono alternati grandi maestri e giovani talenti, a conferma di una formula sempre più vincente per il festival.

Ticino Musica tornerà – preceduto nel corso della primavera da eventi pre-festival – dal 18 al 31 luglio 2020 con la stessa formula: un cartellone ricchissimo di eventi nei più bei luoghi di tutto il Ticino, con come protagonisti grandi artisti di massimo livello internazionale e giovani promesse della realtà musicale attuale; un’Academy composta di 20 masterclass, che si svolgeranno tutte in contemporanea e nello stesso luogo, cosa più unica che rara; un’Opera studio internazionale, che dopo il successo di Don Pasquale proporrà Il barbiere di Siviglia, masterpiece di Gioacchino Rossini; un’Academy internazionale per giovani compositori, che sarà incentrata sulla scrittura per quartetto d’archi ed ospiterà nuovamente un ensemble di primo piano nell’ambito della musica contemporanea. Verrà selezionato un ensemble in residence ed invitati vincitori di concorsi internazionali come l’ARD di Monaco e la Primavera di Praga.

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