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Da Picasso a Dostoevskij, il programma di Zelbio Cult 2022

È ormai alle porte la quindicesima edizione di Zelbio Cult, che si svolgerà dal 9 luglio al 19 agosto 2022 nel teatro comunale di Zelbio, un suggestivo paese di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti e i boschi che guardano il lago di Como. Ideatore e curatore della nuova rassegna è Armando Besio: con gli amici del Comitato cultura di Zelbio e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, ha costruito un ricco calendario nel teatro comunale, sempre a ingresso libero.

L’apertura è sabato 9 luglio con lo spettacolo-reading Dora pro nobis, tratto dal libro Malamore di Concita De Gregorio. Federica Fracassi (voce) e Lamberto Curtoni (violoncello, autore delle musiche) duettano sulla tumultuosa relazione tra Dora Maar, grande fotografa esponente del Surrealismo, e Picasso. A lei – sua musa ispiratrice – si deve tutta la documentazione fotografica sulla realizzazione del quadro Guernica: la loro travagliata relazione durò 10 anni, e Dora ne uscì devastata, pagando un prezzo altissimo con la reclusione in una clinica per la salute mentale. Venerdì 15 luglio si continua con la lectio magistralis di Flavio Caroli in cui racconta le sette rivoluzioni che hanno segnato l’arte del secondo dopoguerra, partendo dall’ultimo saggio I sette pilastri dell’arte di oggi. Da Pollock alle bufere del nuovo millennio (Mondadori). L’avventura non può che cominciare con l’Action Painting e le tele di Jackson Pollock per arrivare a Marina Abramovic e a Kapoor, passando per la Pop Art e l’Arte concettuale. Si parla di fumetti sabato 23 luglio con Michele Masiero, direttore editoriale della Sergio Bonelli, “mitica” casa editrice che pubblica Tex e che quest’anno compie 80 anni. L’eroe più popolare del West e il più conosciuto di sempre per gli appassionati di fumetti western è stato creato da Giovanni Luigi Bonelli nel 1948 e ha appassionato intere generazioni.

Domenica 24 luglio si conferma l’appuntamento con la musica classica in collaborazione con il Festival di Bellagio e del Lago di Como con il concerto Bellagio Festival Orchestra, il solista Raffaele Trevisani (flauto) e con musiche di Luigi Boccherini, Gaetano Donizetti e Saverio Mercadante (questo appuntamento è alle ore 17.00 nella Chiesa di San Paolo Converso). Si passa poi al tema Lo sport, che passione nell’incontro di venerdì 29 luglio con Giorgio Teruzzi: giornalista sportivo, autore di testi per il teatro e per il cinema, ha cominciato a lavorare con Beppe Viola presso l’agenzia Magazine. Da allora, ha seguito e raccontato il mondo dello sport. Sabato 6 agosto al centro della scena c’è Fëdor Dostoevskij: nel 2021 cadeva il duecentesimo anno dalla sua nascita e quest’anno la figura del più grande scrittore russo è rimasta impigliata nella polemica relativa al conflitto Russia-Ucraina. Parlare di Dostoevskij adesso significa quindi gettare uno sguardo sugli angeli e sui demoni russi, e a farlo sarà Fausto Malcovati, uno dei più autorevoli slavisti italiani, docente di Lingua e Letteratura russa dell’Università statale di Milano, autore del recente saggio Un’idea di Dostoevskij (Cuepress). Sabato 13 agosto si parla di Un mondo unico al mondo (Cinquesensi editore), ovvero del lago di Como: a raccontare la realtà lacustre meno evidente e scontata, il particolare più identificante tra immagini e aneddoti, uniti dal filo rosso dell’amicizia che li lega da anni, sono il fotografo Carlo Borlenghi, lo scrittore Andrea Vitali e l’editrice Sara Vitali. A chiudere, venerdì 19 agosto la serata che unisce le immagini e i racconti di Pietro Del Re, inviato per le pagine degli Esteri di Repubblica, specialista del continente africano e sempre in viaggio con la Leica. L’incontro, intitolato Mille Afriche. Dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico,  ha come punto di partenza il suo ultimo libro, Un po’ più a Sud. Racconti africani (Edizioni Iod), composto da immagini scattate in Africa nel corso di reportage realizzati per Repubblica. Nella serata verrà anche presentata la onlus milanese Okapia, attiva in Rwanda e nella Repubblica Democratica del Congo.

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