Impressioni di una crisi

Da Praga – Docenti e Covid-19: l’insegnamento sull’insegnamento del futuro?

Anche i docenti di scuole e università hanno dovuto più o meno tempestivamente attrezzarsi per dirigere le lezioni da remoto a causa del Covid-19. Per la gioia di alcuni studenti, che hanno creduto i loro insegnati “razza estinta” a causa del virus, le lezioni continueranno in altri formati, diversi da quelli tradizionali. Molti professori non hanno esitato ad abbracciare positivamente il cambiamento di circostanze. Come si fa lezione in tempo di quarantena?

Alcuni docenti mandano audio compressi e slides Power Point via e-mail agli studenti (che fino all’ultimo hanno confidato in una soppressione totale del corso); altri hanno rimediato con una sorta di “Skype” di gruppo; altri, quelli più volenterosi, addirittura video-lezioni artigianali su YouTube; altri ancora hanno trasformato e ribaltato il corso vero e proprio, obbligando gli alunni a scrivere paper e a rispondere a domande per iscritto per ovviare alla loro “mancanza fisica” in classe.

Tutti si adattano, anche il mondo scolastico: caratteristica di certi atenei cechi, d’altra parte, è la bassa età media del corpo insegnati; per i quali – conseguentemente – non è stato poi così difficile conformarsi alle tecnologie che hanno sostituito le scritte in gesso alla lavagna o la voce squillante di chi ha imparato a memoria la slide della lezione e la presenta alla mandria studentesca.

“Adobe connect”, “ZOOM”, “loom”, “Meet” di Google o al limite anche WhatsApp sono i sistemi più comuni per continuare a intrattenere il filo diretto con gli allievi: le lezioni continuano in un formato diverso. Insegnare tramite queste tecnologie potrebbe essere utile in futuro. Che sia questo il prossimo formato d’interazione professore-studente? Le circostanze imposte dalla quarantena possono “insegnare” ai docenti ad insegnare nella scuola del futuro.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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