Impressioni di una crisi

Da Praga – Ottimismo: le storielle di una Praga che si adatta

Sono molte le modifiche comportamentali che la pandemia ha imposto a tutti i cittadini del mondo. Ognuno ha dovuto adattarsi come ha potuto a questa nuova sfida. E i cittadini della Repubblica Ceca hanno reagito nel complesso molto bene. Si sono attenuti rigorosamente alle regole previste dall’Esecutivo, le hanno fatte proprie – con sacrificio notevole, vista l’economia del secondario su cui si basa il paese – e ciò ha consentito un livello di infezioni e di morti molto basso.

Sono tante le storielle di un paese che ha reagito efficacemente alla sfida del coronavirus. A Praga, ad esempio, i vagoni della metropolitana sono stati disinfettati e puliti per bene con speciali anti-batteri e antivirus in grado di scrostare anche le muffe. Un trattamento che durerà due anni. Nelle newsletter che le università mandano ai propri studenti, c’è l’invito esplicito di prendersi una piccola passeggiata, fatta con prudenza e diligenza.

Alcune aziende produttrici di birra si sono coalizzate online per vendere buoni ai clienti che, dopo la fine della quarantena, potranno andare ad acquistare il loro prodotto al negozio. Piano piano i ghiacci si stanno sciogliendo: il governo rinnova ogni giorno i permessi di apertura ad alcune categorie, specialmente nel mondo della fornitura, visto che il paese non può stare chiuso in eterno (il Ministero delle Finanze già prevede un calo del 5.6 per cento del PIL per quest’anno).

A Malá Strana (lato Ovest della città) anche il celebre e pasticciatissimo muro con il volto di John Lennon – punto di riferimento e di raccolta di molti giovani praghesi in epoca di dominio comunista del paese – si è adattato al Covid-19: qualche giorno fa sul volto dell’ex leader dei Beatles è stata dipinta una mascherina. Let it be.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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