Teatro

Delitto all’Opera: uno spettacolo immersivo per piccoli detective

 

Venerdì 21 febbraio, dalle 19.00 alle 20.30, sul palcoscenico del Teatro Sociale di Como si svolgerà Opera Crime. Delitto all’opera: un nuovo format interattivo di Opera smart per appassionare i “millennials” ma non solo. Il progetto, ispirato al Rigoletto di Giuseppe Verdi, è stato concepito da Enrico Melozzi e dal suo team. Federica Livi ricopre il ruolo di Gilda, Omar Mancini del Duca di Mantova, Guido Dazzini di Rigoletto.

I partecipanti potranno aggirarsi sul “luogo del delitto” ed investigare, interrogare i personaggi, apprendere da loro la trama, guidati da una app, che sul telefonino fornirà loro indizi o modalità per procedere nell’indagine e … scoprire chi ha ucciso Gilda ed il movente. Essere un po’ Sherlock Holmes, Hercule Poirot, Miss Marple o immedesimarsi in tanti detective, scolpiti nella memoria grazie a celebri serie televisive o pellicole cinematografiche, è un’illusione che rende l’esperienza teatrale attuale e meta-teatrale, immersiva, sicuramente senza precedenti. A decretare il colpevole sarà una scelta collettiva, elaborata tramite l’interazione con la app, scaricabile gratuitamente.

 Ph. Ilaria Sormani

Il linguaggio musicale di questo spettacolo parte da Rigoletto di Giuseppe Verdi e, quasi come un pretesto, arriva a un linguaggio contemporaneo, anche elettronico ma con le radici ben salde nella tradizione operistica. Una trasfigurazione in musica di un mondo parallelo a quello verdiano, che vede differenti linguaggi andare d’accordo come non era mai successo prima. Se i momenti poetici saranno più facilmente accostabili al puro canto lirico neoclassico, i momenti di interazione del pubblico hanno una veste musicale moderna. In alcuni momenti dello spettacolo (ovvero i momenti interattivi-esplorativi-investigatividella scena) il tempo si dilata fino a fermarsi, permettendo agli spettatori di camminare dentro la scena con i cantanti immobili, in fermo immagine, potendogli girare intorno per notare dettagli nascosti dalla prospettiva frontale, e addirittura scattare dei rilievi fotografici, degli indizi, delle prove con il telefonino. Lo spettacolo si conclude con dei finali alternativi che il pubblico stesso ha contribuito a ricostruire, dando vita ad una esperienza realmente interattiva tra gli spettatori e l’opera. Il pubblico con il suo voto decreterà il colpevole, decidendo interattivamente la scena finale.

Come ogni progetto, all’interno della vasta gamma di Opera Education, vi sono laboratori per gli studenti (facoltativi ma consigliati), per preparare alla fruizione dello spettacolo, fornendo tutto quel contesto storico e musicale, imprescindibile per apprezzare l’idea, gli arrangiamenti e l’elaborazione di Enrico Melozzi. Per tutte le informazioni nel dettaglio vi invitiamo a consultare il sito ufficiale, ove sono pure presenti le repliche di Opera Crime.

In cima