Festival FIT

dSimon per due

“dSimon”, Simon Senn. © Elisa Larvego

Mettili una accanto all’altro e vedrai cosa esce. Tammara Leites è la scienziata uruguaiana, quella che ha allenato l’IA – quasi fosse un pugile – a diventare scrittore. E poi c’è Simon Senn, che avevamo conosciuto col bellissimo B Arielle F e che qui ritroviamo un po’ “seduto”; come stancanti sono le dozzine di finestre aperte sulle conversazioni che dSimon – la versione digitale del performer ginevrino – ha scritto di suo pugno a partire dagli stimoli che Tammara gli ha dato in pasto; materiale intimo, ma anche banale: l’IA, infatti, per sviluppare in dSimon una personale (di Simon Senn!) capacità di esprimersi, ha messo il naso nelle email, sms, spulciato manoscritti, quaderni di appunti del loro legittimo autore, il Simon in carne e ossa. Ma per ora il buon dSimon non tocca vette memorabili, quantomeno durante la performance. Premio alla tenacia per chi non si scoraggia, Intelligenze Artificiali comprese. Brilleranno…

Margherita Coldesina

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