Letteratura

E-book: la nuova frontiera delle Biblioteche ticinesi

I recenti numeri delle Biblioteche cantonali ticinesi indicano che il prestito di libri a domicilio è in calo, ma aumenta quello su supporto digitale. Solo nella città di Lugano e nella sua Biblioteca, indica tio.ch, si è registrato un calo tra 2017 e 2018 del 5,5% dei prestiti. Correre dunque ai riparti investendo sul prestito degli e-book o, dietro a questa nuova tendenza, c’è di più? Lo abbiamo chiesto a Stefano Vassere, Direttore del Sistema Bibliotecario ticinese (Sbt).

Signor Vassere, cosa significa per una biblioteca passare al prestito di e-book?
Nell’attuale situazione, con una tendenza crescente relativa a questo fenomeno, passare all’e-book potrebbe rappresentare una scelta strategica di una certa portata, anche perché un’istituzione pubblica come la biblioteca beneficia per ora di mandati e di crediti a preventivo che per il momento sono destinati solo per una minima parte a investimenti in questo campo.

Anche la Divisione della cultura del Canton Ticino, da qualche tempo propone una Biblioteca digitale, che si si sta ingrandendo sempre di più. In che modo la vostra offerta si integra con questa? Offrite e-book di tutti i tipi?
La Divisione della cultura e degli studi universitari ha avviato un progetto di Biblioteca digitale, che mette a disposizione dell’utenza online le versioni digitali delle opere pubblicate dal Cantone Ticino: collane, opere singole e serie di argomenti vari; dalla letteratura, alla storia, alla linguistica, fino per esempio alla collana di racconti del concorso di scrittura della Biblioteca cantonale di Bellinzona e a una collana dedicata alle pratiche di lettura.

Come Biblioteche, avete dei vantaggi nel prestito di e-book? Come gestite le licenze?
Attualmente, questo servizio va a esclusivo vantaggio dell’utenza. E la biblioteca investe su licenze per il prestito di libri che di fatto non possiede. È impensabile che un Istituto possa offrire un servizio accettabile in questo campo se non sottoscrivendo contratti con grandi distributori e sono comunque escluse iniziative ‘dal basso’.

Che tipo di pubblico fruisce di questa offerta?
Ricevete riscontri, feedback dall’utenza?
Non abbiamo profili precisi. Un dato rilevante riguarda però il fatto che è crescente il numero di utenti esclusivi di libri digitali che non ricorrono al prestito di libri tradizionali.

Laura Quadri

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