È tempo di gARTen a Lugano Figino

Torna gARTen, il festival estivo della Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, giunto alla sua sesta edizione. Dal 2 al 4 luglio, il parco della Fondazione accoglierà performance di prosa, danza, teatro fisico e musica, confermandosi spazio privilegiato per scoprire nuove voci e nuovi sguardi sulla contemporaneità.
Mercoledì 2 luglio il festival si apre alle ore 19.00 nel segno dell’innovazione e della ricerca. In scena, una selezione di performance firmate dagli artisti e dalle artiste dell’Accademia Teatro Dimitri, che sperimentano forme di teatro fisico, danza, acrobatica, musica. In programma: Imperfection Infection di Ettore Chiummo (ore 20.00), una celebrazione dell’imperfezione; Controllo della felicità di Finn Meyer e Tim Frey (ore 20.30) che interpretano due ispettori cosmici che atterrano sulla Terra per indagare un’anomalia emotiva: la felicità umana; Where the funk is my red nose!? di Luca Lombardi (ore 21.00), dove un “clown funky” affronta problemi sempre nuovi, trasformandoli in occasioni di gioco e poesia; Paper Man di Mayu Shirai (ore 21.30), un viaggio sensoriale che mette al centro la materia, tra suoni, fragilità e trasformazione; Lettoile di Maud Giboudeau (ore 22.00), che esplora il potere della leggerezza come risposta al buio interiore, ispirandosi all’arcano dei Tarocchi di Marsiglia.
Giovedì 3 luglio la riflessione si fa più urgente: la serata è infatti dedicata al tema della sostenibilità – non come parola astratta, ma come pratica relazionale, affrontata attraverso diversi sguardi artistici. In scena: Habitat 28100 (ore 18.30), progetto corale guidato da Lucilla Giagnoni con oltre trenta cittadini dei laboratori di teatro di Teatro Faraggiana, che ridisegna il significato di “abitare”; La vita segreta dei vestiti (ore 20.15) e Gioia e rivoluzione (ore 22.00), due monologhi di Davide Del Grosso che ci svelano i meccanismi nascosti della produzione tessile globale; Parola vegetale (ore 21.00) del KollektivARB, che invita ad avvicinarci alle piante, aprendo scenari di alleanza tra specie.
Venerdì 4 luglio il festival si chiude celebrando la pluralità femminile, con quattro artiste che, ciascuna con il proprio universo espressivo, ci conducono in spazi di incontro, memoria e coraggio. Vedremo: Annina Mosimann con Bestiarium (ore 19.00), che fonde teatro di figura e physical theatre per esplorare lo spazio come organismo vivente e luogo di convivenza; Fanny Déglise e Salomé Coquoz, con Suturer le vide (ore 20.15), portano una performance ispirata a Niki de Saint Phalle; Valeria Girelli chiude la serata con Vorrei essere lei (ore 21.00), un recital dedicato a sei icone femminili della musica, tra leggende e stand-up comedy.
Tutti gli eventi sono gratuiti, adatti a un pubblico ampio e intergenerazionale. Dalle 18.00 ogni sera il parco si apre al pubblico con il food village e la musica di dj leMox, accompagnati dalle interviste e dai racconti in diretta di Radio Morcote International. Chi arriva in bicicletta o con i mezzi pubblici, così come gli under 25, riceverà una bevanda in omaggio. In caso di maltempo, l’evento è confermato.
Una festa culturale aperta, a misura di cittadino, che ha ottenuto il riconoscimento EFFE Label (Europe for Festivals – Festivals for Europe), ovvero il marchio di qualità europeo per i festival di spicco, che ne attesta l’impegno in campo artistico, il coinvolgimento della comunità e l’apertura internazionale. L’edizione 2025 si inserisce nel progetto MAPS – Mete Artistiche per la Sostenibilità, sostenuto da Interreg Italia-Svizzera. Un progetto transfrontaliero che mette in rete istituzioni culturali per attivare percorsi artistici capaci di favorire l’inclusione sociale, la coesione, il turismo sostenibile e la partecipazione attiva delle comunità.
