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Estival Jazz non illuminerà più Lugano

L’ultima edizione di Estival Jazz, nel 2019. © Marco D’Anna

La storica kermesse musicale Estival Jazz chiude i battenti, dopo più di quarant’anni di concerti gratuiti in Piazza della Riforma. La definitiva chiusura dell’evento fa seguito alla sospensione per due anni di fila a causa della pandemia.

«A meno di un miracolo Estival, almeno nella formula che conosciamo, non si svolgerà più». È quanto ha dichiarato Jacky Marti, storico organizzatore del festival insieme ad Andreas Wyden, in un’intervista pubblicata oggi, venerdì 25 febbraio, dal Corriere del Ticino. La decisione è da ricondurre al disimpegno o al ridimensionato sostegno di alcuni importanti patrocinatori. Nel 2019, osserva in proposito Marti, erano state stabilite intese su base triennale con alcuni partner della manifestazione. In tre anni Estival si è però svolto per una sola volta, e la mancata certezza di poter operare come prima della crisi ha impedito di intavolare nuove trattative. «I due pilastri su cui si è sempre retto Estival sono: concerti di alta qualità e gratuiti. Se non siamo più in grado di garantire entrambe le cose, piuttosto che snaturare il lavoro di oltre quarant’anni, preferiamo per il momento rinunciare», conclude Marti nell’intervista al Corriere del Ticino.

È comunque aperta la possibiltà di conservare il “brand” di Estival Jazz; tra le tante ipotesi, l’inserimento di una serata incentrata su Estival nel programma di Blues to Bop ed eventi da allestire nel quadro delle proposte del LAC.

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