Letteratura

Federica De Paolis vince il Premio DeA Planeta con “Le imperfette”

Federica De Paolis, vincitrice del Premio DeA Planeta 2020. © Alessandro Rossellini.

Federica De Paolis è la vincitrice della seconda edizione del Premio letterario DeA Planeta, promosso da DeA Planeta Libri, con l’opera inedita Le imperfette, un romanzo sulla famiglia, l’amore, il tradimento e la necessità di prendere coscienza di se stessi. L’opera, presentata inizialmente con il titolo provvisorio Apri gli occhi e sotto lo pseudonimo di Paola Punturieri, sarà in vendita in tutte le librerie e gli store online a partire dal 9 giugno 2020. Appena la situazione d’emergenza lo renderà possibile, Federica De Paolis sarà protagonista di un tour di presentazioni nelle principali città italiane e nei principali festival e appuntamenti letterari.

La proclamazione della vincitrice del Premio DeA Planeta 2020 si è svolta online. La giuria – composta da Pietro Boroli (Presidente De Agostini Editore), Claudio Giunta (docente e scrittore), Rosaria Renna (conduttrice radiofonica e televisiva), Simona Sparaco (vincitrice della precedente edizione) e Manuela Stefanelli (direttrice Libreria Hoepli) – ha scelto Le imperfette tra ben 708 opere regolarmente in concorso. Sono state infatti 63 le opere non ammesse perché non inedite o destinate a un pubblico non adulto. Gli altri quattro romanzi finalisti sono stati: Il ladro di note di Greta Leone (pseudonimo), Il pugnale di ossidiana di Giulia Nebbia, Terre di vento di Marco Steiner e Jacu di Paolo Pintacuda.

La dialoghista cinematografica e autrice televisiva Federica De Paolis, già autrice di romanzi pubblicati da Fazi, Bompiani e Mondadori (come Lasciami andareTi ascolto, Rewind e Notturno Salentino), ha vinto il premio di 150.000 euro, la pubblicazione in Italia con DeA Planeta e in lingua spagnola presso case editrici del Gruppo Planeta e le traduzioni in inglese e in francese del romanzo. Parte della vincita, come dichiarato dalla scrittrice romana, sarà devoluto in beneficienza, «per aiutare in questo momento così buio tante persone in difficoltà».

«Scrivo ormai da diversi anni ma un’emozione così intensa non l’avevo certo mai provata», ha aggiunto Federica De Paolis. «Questo premio è un’enorme soddisfazione. E il fatto che sia arrivato in un momento cupo per me e per tutti – un momento di restrizioni, di confinamento, distanza dagli altri – lo rende ancora più speciale: il pensiero che una parte di me possa raggiungere le persone attraverso le pagine di questo libro coincide, ora più che mai, con la mia idea di libertà. Ho partecipato al premio con uno pseudonimo, Paola Punturieri che è il nome di mia madre. L’ho persa molti anni fa ma mentre aspettavo l’annuncio del vincitore, in questo tempo strano che ci ha imposto la pandemia, in giorni in cui mi è sembrato di vivere come sott’acqua, in un mondo attutito e silenzioso, mi sono ritrovata spesso a parlare proprio con lei, come se fosse qui con me. È stato surreale e magico. Questa vittoria la dedico a mia madre e a tutte le donne. Le Imperfette è una storia sul desiderio, sull’apparenza e la capacità di superarla, il coraggio di mettere a fuoco se stessi e gli altri, e soprattutto ritrovarsi».

Anna sta recitando una parte, ma non lo sa. O forse non vuole saperlo, perché altrimenti dovrebbe chiedersi chi è, e cosa desidera dalla vita. Del resto, ha due meravigliosi bambini, un padre che la adora e un marito chirurgo estetico che è appena diventato primario di Villa Sant’Orsola, la clinica privata di famiglia. Ha anche un amante, Javier, il papà spagnolo di una compagna di scuola del figlio: si incontrano due volte alla settimana in un appartamento che diventa subito uno splendido altrove, un luogo di abbandono.

E allora, cos’è che non funziona? I nodi, si sa, presto o tardi arrivano al pettine. Il suo matrimonio, il suo rapporto con i figli, la reputazione della clinica: uno dopo l’altro, tutti i pilastri della sua esistenza iniziano a vacillare. Anna è costretta a fare ciò che non avrebbe mai immaginato: aprire gli occhi e attraversare il confine sottile che separa l’apparenza dalla realtà. Per scoprire che le ferite, anche se fanno male, a volte sono crepe dalle quali può entrare una nuova luce. Con straordinaria lucidità e una scrittura che non concede niente alla retorica, Le imperfette getta uno sguardo su quel groviglio interiore che ci portiamo dentro, dove le bugie che gli altri ci raccontano si mescolano agli inganni dei nostri stessi sensi.

Il Premio DeA Planeta, promosso dai gruppi De Agostini e Planeta all’inizio nel 2017, è riservato agli autori maggiorenni, esordienti e non, di qualsiasi nazionalità, che presentino un’opera di narrativa inedita e scritta in lingua italiana. «Questa seconda edizione del Premio DeA Planeta ha confermato l’interesse degli scrittori noti e meno noti per un’iniziativa così ambiziosa», ha dichiarato Gian Luca Pulvirenti, Amministratore Delegato di DeA Planeta Libri. «Il comitato di lettura e la giuria, che ringrazio vivamente, hanno selezionato opere di alto livello e certamente anche tra quelle escluse ce ne sono altre meritevoli di attenzione. Le imperfette, che ha superato una valida concorrenza, è un romanzo che regala intensi fotogrammi emotivi e ha tutta la forza di una rivelazione. Siamo certi che possa ora incontrare il gusto del pubblico e confidiamo che possa concorrere a rilanciare la lettura in questo periodo così delicato per la società e per il mondo del libro».

«Mi ha emozionata da subito la protagonista di questo libro: sperduta, travolta dalla vita, così cieca di fronte alla sua realtà, ha affermato Rosaria Renna, portavoce della giuria. «Mi ha smosso qualcosa dentro, forse perché sono sentimenti che sembrano riportare alle lunghe settimane di reclusione che abbiamo vissuto: anche nella nostra vita, come nella sua, è arrivato qualcosa che ci ha costretti a fare i conti con noi stessi, con i nostri desideri e con la vita condotta fino a qui. La speranza condivisa, per noi e per lei, è di diventare persone migliori o semplicemente più felici».

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