Cultura

Festival delle Marionette con gnomi e zucchero filato

Tra le repliche de Il Grande Teatrino di Tartinovski, in questo secondo weekend del Festival Internazionale delle Marionette, si è inserita questa mattina un’ospite storica della rassegna, fin dai tempi asconesi, Lucia Osellieri con La casa degli gnomi, storiella a sfondo anche ecologico (la raccolta differenziata, il mago cattivo che vuole distruggere la natura per costruire grattacieli, lo gnomo-burattinaio a cui hanno tagliato l’albero…). La conta-canta-storie è brava nell’attirare l’attenzione dei piccolissimi, ma i bambini si sa sono impazienti e, durante la sua narrazioni iniziale di uno gnomo (solo descritto ma non mostrato) che lascia la sua casa per affrontare la grigia città, si domandavano dove fossero le “marionette” perché quelle vogliono vedere ad un Festival delle Marionette!  E infatti quando il mulino su ruote gira ecco apparire la casa nella quale entra la stessa animatrice trasformandosi in burattino, lei stessa; l’intrusa, uno gnomo e una gnoma sono alle prese con un cattivissimo drago, addestrato dal mago malefico, apparizioni e sparizioni, dalle finestrelle o dalla cima, battaglie tradizionali a suon di bastoni, la vivace e urlata partecipazione della platea a segnalare gli avvistamenti, sono stati gli ingredienti principali dello spettacolo. Naturalmente vincono i buoni. Entusiasmo anche per le tre sorprese finali: una bambina è invitata a mettere coraggiosamente la sua manina nella bocca del drago che un incantesimo con parole magiche, pronunciate da un’altra aiutante e da tutto il pubblico, renderà innocuo; la presentazione del pupazzo burattinaio che altri quattro bambini sono invitati a far ballare; e proprio “dulcis in fundo”, ecco la barba di Natale, preparazione in diretta dello zucchero filato da distribuire. A questo punto, la conclusione è affidata ad un allegro caos.

Si continua oggi alle 16 con Tartinovski, mentre mercoledì pomeriggio (Teatro Foce, ore 15) sarà di scena Il Cerchio tondo con L’albero delle storie, dai 3 anni.

Manuela Camponovo

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