Cent’anni di “Ossi di seppia”
Doppio anniversario quest’anno per Eugenio Montale: i cento anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia, la sua prima opera poetica; e i cinquant’anni dall’attribuzione del Premio Nobel per la Letteratura. Una duplice ricorrenza che invita a ripercorrere la genesi di un’opera capitale del Novecento. Il 15 giugno 1925, il giovane editore Piero Gobetti – che fino ad allora non pubblicava poesia e di cui Montale era stato messo in contatto da Sergio Solmi – diede alle stampe, a Torino, una raccolta destinata a segnare indelebilmente il panorama letterario italiano. Nato nel 1896, da Domenico Montale e Giuseppina Ricci, il poeta aveva alle spalle una formazione non convenzionale. A causa della salute precaria, che lo portò a contrarre varie broncopolmoniti, aveva seguito gli studi tecnici invece di quelli classici, diplomandosi in ragioneria. Esordì come autodidatta. La Riviera ligure di Levante, tra Rapallo e le Cinque Terre, ebbe da subito un’influenza determinante sulla produzione.
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