Conferenza

Gli anni “ticinesi” del pittore italiano Italo Valenti

Italo Valenti, Il poeta maledetto, Gli amici, 1936. Museo Civico di Palazzo Chiericati, Vicenza.

Lunedì 8 aprile alle ore 18.15, presso la Biblioteca cantonale di Locarno, si terrà un incontro ad ingresso libero dedicato al pittore italiano Italo Valenti (Milano 1912 – Ascona 1995), nell’ambito degli eventi collaterali alla mostra del Museo Casa Rusca di Locarno, Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno, a cura di Vicenza Provenzale.

Le carte dell’Archivio Italo Valenti a Mendrisio e del fondo della famiglia di Sergio Grandini a Lugano, oltre alla bibliografia specifica e critica sull’artista, permettono di tracciare il profilo dei rapporti di conoscenza e, in taluni casi, di amicizia, che il pittore italiano, insediatosi nel Locarnese, intrattenne nei vari periodi della sua vita con le personalità e gli intellettuali dell’epoca. Di particolare interesse è la documentazione inedita relativa agli ultimi decenni “ticinesi”, decisamente produttivi sul piano della creazione artistica e dell’accrescimento dei contatti umani, anche in ambito culturale. La relazione sul tema di Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali, è preceduta dall’intervento di Veronica Provenzale, storica dell’arte e curatrice della mostra Corrispondenze. Modera la serata Stefano Codiroli, della Biblioteca cantonale di Locarno.

L’esposizione Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno, nel tracciare il percorso personale e artistico di Italo Valenti, approfondisce la conoscenza di due sodalizi artistici, attivi il primo a Vicenza dall’inizio degli anni Trenta ai primi Cinquanta del secolo scorso, e il secondo nel Locarnese tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta. Del periodo vicentino si possono incontrare Neri Pozza, scultore prima, incisore ed editore poi, il poeta Antonio Barolini, i pittori Maurizio Girotto, Bruno Canfori e Otello De Maria, lo scultore Gastone Panciera e, unica donna, la pittrice Nerina Noro. Per il periodo svizzero, che vede il Locarnese meta di soggiorno e di vita per numerosi artisti, taluni operanti in un complesso di atelier contigui messi a disposizione dallo scultore Remo Rossi, è ben documentata la varietà delle ricerche condotte in quegli anni grazie ai lavori di Jean Arp, Hans Richter, Fritz Glarner, Ingeborg Lüscher, Julius Bissier, Ben Nicholson, Aline Valangin, Alberto Magnelli, Max Bill e della fotografa Anne de Montet, moglie di Valenti. In appendice alla mostra si aggiungono un omaggio a Sergio Grandini (1924-2012), figura centrale della divulgazione culturale in Canton Ticino e in Svizzera ma anche a livello internazionale negli ultimi decenni del secolo scorso, e un altrettanto significativo ricordo degli atelier creati dallo scultore Remo Rossi, con l’esposizione di opere e di documenti, riuniti negli spazi della Sinopia di Casa Rusca, che trovano un opportuno completamento con la visita alla sede della Fondazione Remo Rossi a Locarno. La mostra è accompagnata da un catalogo (Edizioni Dadò, Locarno) con un ampio saggio della curatrice Veronica Provenzale e i testi di Maria Elisa Avagnina, Angelo Colla, Simone Cornaro, Diana Rizzi, Stefano Vassere, Carlo Carena, Paride Pelli e Giacomo Grandini. Corrispondenze, presso il Museo Casa Rusca di Locarno, in Piazza Sant’Antonio 1, è aperta al pubblico dal 24 marzo al 7 luglio 2024, nei seguenti orari: Ma-Do, ore 10-18. Chiuso il lunedì.

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