Marionette

I Colla a Varese per Dante

Dici Colla e dici (quasi) tutto. Perché la compagnia Carlo Colla & figli rappresenta l’eccellenza della marionettistica a livello mondiale. Ora, grazie alla consolidata stagione teatrale “Tra sacro e sacro monte” portata avanti da Andrea Chiodi, abbiamo scoperto – letteralmente – i Colla sotto un’altra veste. Ieri, infatti, sorretto (nello splendore) dalla cornice della Terrazza del Mosè, un pubblico prevalentemente di adulti (cosa assai rara, ma auspicata) ha potuto ammirare preziosissime marionette a fili corti mosse a vista. Immaginate la meraviglia nello scoprire l’origine di quell’impulso, di quel solletico prudente fatto con le dita a un particolare filo, lo stesso che permetterà al Dante ligneo di coprirsi il volto per la paura; o a Beatrice di indicargli le stelle; o ai dannati di rovesciarsi a terra nella vana speranza di una redenzione. Dopo decenni di assenza, i virtuosissimi delle marionette sono tornati a Varese in grande spolvero e, in meno di due ore, hanno consegnato al pubblico tutta la parabola della Commedia. Porzioni, certo, ma… raffinatezza, sobrietà, precisione. Poesia. Cos’altro è, pensandoci, il capolavoro di Dante? Ottima anche la sceneggiatura di Eugenio Monti Colla. Lunghi applausi per chi ha dato corpo a tutti i personaggi: Franco Citterio (a cui si devono anche scene, sculture e luci, oltre alla regia insieme a Giovanni Schiavolin), Maria Grazia Citterio (creatrice anche dei costumi insieme a Cecilia Di Marco), Piero Corbella, Tiziano Marcolegio, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette, musica originale di Danilo Lorenzini. Voci recitanti di Marco Balbi, Carlo Decio, Lisa Mazzotti, Gianni Quillico.

Margherita Coldesina

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