Arte

I vincitori del Gran Premio svizzero d’arte 2022

L’Ufficio federale della cultura, su raccomandazione della Commissione federale d’arte, conferisce quest’anno il Gran Premio svizzero d’arte / Prix Meret Oppenheim alle artiste Caroline Bachmann e Klodin Erb, «due figure femminili eccezionali della pittura svizzera», e agli ingegneri civili Jürg Conzett e Gianfranco Bronzini, «per il loro contributo unico alla cultura della costruzione di qualità».

Caroline Bachmann (Losanna 1963) vive tra Cully e Berlino ed è autodidatta. Nel 2003 fonda, insieme all’artista svizzero Stefan Banz, la Kunsthalle Marcel Duchamp | the Forestay Museum of Art, uno spazio d’esposizione e di ricerca. Nel 2013 scopre una costellazione di artisti americani attivi all’inizio del secolo scorso sulla scia del dadaismo d’oltre oceano. Confrontandosi con loro, attraverso la relazione di questi pittori con la natura, sviluppa il linguaggio pittorico conciso e quasi onirico che caratterizza le sue opere. Paesaggi, religione, ritratti, nature morte, Caroline Bachmann fa suoi tutti i temi classici della pittura.

Klodin Erb (Winterthur 1963) risiede a Zurigo. Il mezzo principale con cui si esprime è la pittura. Spesso è il tema a stabilire la forma: a seconda dell’argomento l’artista impiega diverse tecniche pittoriche; intreccia così forma e contenuto per raggiungere la massima potenza espressiva e pittorica. Attenta osservatrice, si interessa ai cambiamenti in atto nelle nostre strutture sociali e alle sfide che dobbiamo affrontare. Così come gli esseri umani, e quindi la nostra società, continuano a evolversi, Klodin Erb mette in discussione e rinnova costantemente la propria attività artistica, sviluppandola sempre di più. Incursioni in altri mezzi espressivi come film, installazioni o collage si rivelano fonti d’ispirazione estremamente proficue in tal senso e l’artista può trasporre nella pittura le immagini che ne ricava.

Gli ingegneri Jürg Conzett (Aarau 1956, residente a Tamins) e Gianfranco Bronzini (Poschiavo 1967, residente a Bonaduz) dimostrano che l’arte ingegneristica fa sempre parte della cultura della costruzione, non da ultimo per il fatto che entrambi non ritengono di essere al servizio di architetti di spicco, ma rivendicano il loro ruolo nel dare forma ai progetti. In tutti i loro lavori il filo conduttore è intervenire in modo appropriato nel paesaggio, nella città e nelle strutture esistenti, seguendo un approccio costruttivo, economico ed estetico. Jürg Conzett e Gianfranco Bronzini lavorano insieme dal 1994 e gestiscono uno studio a Coira dal 1996. Per il loro lavoro hanno ottenuto svariati riconoscimenti, tra cui il Premio svizzero per le costruzioni in acciaio Prix Acier 2021 per la passerella Negrelli.

La cerimonia di consegna del Prix Meret Oppenheim e degli altri Premi svizzeri d’arte avrà luogo il 13 giugno a Basilea. La cerimonia, aperta al pubblico, sarà seguita dal vernissage della mostra Swiss Art Awards, nella quale saranno presentati i videoritratti delle vincitrici e dei vincitori del Gran Premio svizzero d’arte. La mostra si terrà a margine della fiera d’arte moderna e contemporanea Art Basel in programma dal 13 al 19 giugno. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.schweizerkulturpreise.ch

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