È tornato al Maggiolino l’incantatore Gek Tessaro. Una mano magica che crea avventure, luoghi, storie che nascono in diretta, davanti agli occhi della platea con la sua lavagna luminosa, e scompaiono nello spazio di un attimo, effimere ma al tempo stesso, in quelle fulminanti parabole visive, capaci di un duraturo insegnamento o provocazione per la mente e il cuore. In internet gira una esilarante “autopresentazione” che spiega come il suo disegnare fin da bambino fosse una compensazione al complesso d’inferiorità e una forma di legittima difesa da combinaguai… Appena mostrava un suo disegno riusciva a far sbollire la rabbia degli adulti…
Per accedere al testo integrale dell'articolo è necessario accedere al sito.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite l'apposito formulario.
