Cinema

Il Concorso Young di Castellinaria

Non arrendersi alle difficoltà e trovare il modo di superarle, o almeno provarci. Non è mai facile e non sempre questo sforzo porta a un lieto fine, ma da tali prove spesso si impara molto. Nella 33ma edizione di Castellinaria è proprio la tematica del confronto con le difficoltà a emergere negli otto film del Concorso Young, di cui cinque prime svizzere, tutti disponibili in streaming sul sito fino al prossimo 28 novembre.

Una scena di “Palazzo di giustizia”.

In Antigone di Sophie Deraspe (Québec/Canada 2019) la protagonista è una giovane di origini arabe, immigrata in Québec, che dovrà lottare contro la legge e la morale per difendere l’integrità della famiglia. Crescendo #makemusicnotwar di Dror Zahavi (Germania 2019) ci trasporta nel mezzo di una convivenza tra giovani musicisti israeliani e palestinesi e un direttore d’orchestra tedesco che rimane assai difficile anche sul terreno comune della musica. In Let There Be Light (Slovacchia/Repubblica Ceca, 2019) di Marko Škop un figlio adolescente aderisce a un’organizzazione paramilitare, mentre un padre è confrontato con rivelazioni inattese sulla sua comunità. All’ombra del Palazzo di giustizia di Chiara Bellosi (Italia/Svizzera 2020) si intrecciano le storie di due minorenni, legate dal processo che coinvolge i loro padri: un benzinaio che ha ucciso un rapinatore e il complice del malvivente. In Semina il vento di Danilo Caputo (Francia/Italia/Grecia 2020), Nica, ventunenne di Taranto, non si arrende di fronte a un disastro ecologico. In Just Kids (Svizzera/Francia 2020), Christophe Blanc racconta le strategie di tre giovani per confrontarsi con una nuova vita. A Castellinaria in collaborazione con ProJuventute. Made in Bangladesh (Francia/ Bangladesh/ Danimarca/ Portogallo) di Rubaiyat Hossain racconta di un gruppo di operaie che si batte contro lo sfruttamento sul posto di lavoro, cercando di creare un sindacato dopo la morte di una di loro. A Castellinaria in collaborazione solidale con FIFDH di Ginevra. L’undicenne Mia protagonista di Platzspitzbaby di Pierre Monnard (Svizzera 2020), affronta la miseria del Platzspitz, la tristemente famosa scena aperta della droga, chiusa nel 1995, per cercare di aiutare la madre tossicodipendente.

Leggi L’Osservatore Magazine n°47/2020, in uscita sabato 21 novembre, per il commento di Francesca Monti sulla 33ma edizione di Castellinaria. 

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