Teatro

“Il dolore” e “La speranza vive intera” al Teatro Sociale di Bellinzona

La stagione del Teatro Sociale di Bellinzona prosegue mercoledì 26 gennaio con due appuntamenti: alle ore 20.45 andrà in scena Il dolore di Marguerite Duras, con Margherita Saltamacchia, Raissa Avilés (voce) e Rocco Schira (violino e loopstation); adattamento e regia di Margherita Saltamacchia. Al termine dello spettacolo, alle ore 22.00, ci sarà la proiezione del cortometraggio La speranza vive intera di Stefano Ferrari, dove sono presenti estratti dalle prove della pièce Il dolore.

 

Il dolore

Mercoledì 26 gennaio, ore 20.45

Nel breve Diario di Marguerite Duras, scritto nell’aprile del 1945, si respirano i suoni, i sentimenti e i colori senza luce di un’attesa speranzosa e disperata: il ritorno a casa di suo marito Robert L. (lo scrittore francese Robert Antelme) deportato a Buchenwald e poi a Dachau. È la scrittura di Duras a descrivere i suoni, le voci e i rumori che scandiscono ogni giornata. Dalla piccola stanza in cui si protrae la sua attesa viene composta una partitura musicale dell’attesa e del dolore che «soffoca e abbisogna di spazio». Le parole di Duras sono dette da Margherita Saltamacchia, rinchiusa nel perimetro di quell’angusta stanza delimitata solo dalla luce. Insieme, Raissa Avilés, attrice e cantante, e Rocco Schira, attore e violinista, riproducono dal vivo suoni, parole, canti e rumori, grazie alla voce e a un violino, mixati dal vivo in loopstation. I biglietti sono ottenibili da subito presso l’InfoPoint Bellinzona (Piazza Collegiata 12, tel. 091 825 48 18), sul sito www.ticketcorner.ch e presso tutti i punti vendita Ticketcorner.

  

La speranza vive intera

Mercoledì 26 gennaio, ore 22.00

Nel febbraio del 2021, durante il secondo lockdown, tre attori si sono rinchiusi nel Teatro Sociale di Bellinzona per lavorare al riallestimento dello spettacolo Il dolore. Una situazione paradossale: si crea per un pubblico che non si sa se e quando potrà mai vedere lo spettacolo. Qualche settimana più tardi il teatro ha riaperto proprio con Il dolore. Al regista Stefano Ferrari è stato chiesto di documentare questo periodo con la sua telecamera. Lui ha consegnato La speranza vive intera. Il suo cortometraggio è la messa in parallelo del lavoro all’interno del Teatro Sociale con la vita semicongelata che si svolge fuori durante la pandemia. E quindi, in filigrana, una riflessione sul senso e il bisogno di fare teatro e arte in una città come Bellinzona e, più in generale, nella nostra società. Ingresso libero.

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