Letteratura

Il Gran Premio svizzero di letteratura 2023 va a Leta Semadeni

Il Gran Premio svizzero di letteratura 2023 è stato assegnato a Leta Semadeni per la sua opera complessiva. Nata a Scuol, in Engadina, nel 1944, Semadeni ha studiato germanistica all’Università di Zurigo. Si è dedicata all’insegnamento e, per la sua attività letteraria, ha soggiornato in Ecuador, a Parigi, a Berlino e a New York. Dal 2005 vive a Lavin nei Grigioni. Autrice di poesie, prose brevi, romanzi e libri per bambini, scrive quasi tutte le sue opere sia in romancio che in tedesco, non limitandosi a tradurre il testo ma riscrivendolo e giocando con lo stile proprio di ciascuna lingua. Tradotte in italiano, francese, spagnolo, ceco, inglese e russo, le opere di Leta Semadeni sono apprezzate da un vasto pubblico. L’autrice ha vinto il premio Schiller nel 2011 per la raccolta di poesie In mia vita da vuolp/In meinem Leben als Fuchs, un Premio svizzero di letteratura nel 2016 per il romanzo Tamangur e il Premio Josef Guggenmos nel 2020 per i suoi libri per bambini. Il suo ultimo libro Amur, großer Fluss è stato pubblicato da Atlantis nel 2022, anno in cui ha anche affidato i suoi archivi all’Archivio svizzero di letteratura a Berna.

Il Premio speciale di mediazione 2023 è stato invece conferito al progetto “Romanzo a scuola”, avviato nel 2005 dal fondatore della Zürcher Literaturhaus Richard Reich e dalla responsabile culturale Gerda Wurzenberger, il cui obiettivo è accompagnare ragazzi e ragazze nella scrittura di un romanzo. L’idea è che alcuni allievi e allieve tra i 13 e i 15 anni, sotto la guida di uno scrittore o una scrittrice professionista, elaborino insieme un romanzo successivamente pubblicato e letto in pubblico durante un evento extrascolastico. Questo approccio innovativo e originale ha come obiettivo quello di ridare fiducia ad adolescenti con difficoltà a leggere o scrivere. Dopo il successo registrato in Svizzera tedesca, nel 2009 il progetto è stato lanciato anche in Svizzera romanda e nel 2017 in Ticino e nei Grigioni. Sul sito romanzoscuola.ch è possibile scoprire e ordinare circa 200 racconti nati finora da questa esperienza.

Il Premio svizzero di letteratura per le opere letterarie pubblicate lo scorso anno è stato attribuito a: Prisca Agustoni (nata nel 1975 a Lugano, vive in Ticino e in Brasile), Verso la ruggine, Interlinea; Jachen Andry (nato nel 1957 a Zurigo, vive a Barcellona e a Scuol), be cun rispli, editionmevinapuorger; Fanny Desarzens (nata nel 1993 a Losanna, città in cui vive), Galel, Editions Slatkine; Eugène (nato nel 1969 a Bucarest in Romania, vive a Losanna), Lettre à mon dictateur, Editions Slatkine; Lioba Happel (nata nel 1957 ad Aschaffenburg in Germania, vive a Losanna e a Berlino), POMMFRITZ aus der Hölle, edition pudelundpinscher; Lika Nüssli (nata nel 1973 a Gossau, vive a San Gallo), Starkes Ding, Edition Moderne; Anne-Sophie Subilia (nata nel 1982 a Losanna, città in cui vive), L’Epouse, Editions Zoé.

Vi ricordiamo che Prisca Agustoni presenterà Verso la ruggine il 23 marzo, in dialogo con il poeta Fabio Pusterla, nell’ambito della nuova stagione della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana. La raccolta è stata premiata con la seguente motivazione: «Prisca Agustoni riesce ad unire alle sue radici poetiche e personali nella Svizzera italiana un respiro e un’esperienza internazionali. Verso la ruggine, la sua raccolta fin qui più matura e originale, mette a frutto questa qualità. Tra i migliori esempi in lingua italiana di eco-poesia, il libro elabora i riferimenti a fatti reali attraverso un’intensa ricerca espressiva. La poesia di Agustoni assume così risonanze epiche e rituali, che ne fanno un trait d’union fra gli archetipi del linguaggio poetico e le urgenze del presente».

La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 19 maggio nella cornice delle Giornate letterarie di Soletta e vedrà la partecipazione del presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas.

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