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Il LAC omaggia Pasolini, nel centenario della nascita

“Calderón” di Fabio Condemi, in scena al LAC il 22 e il 23 novembre. ©Luca Del Pia

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, il LAC rende omaggio allo scrittore friulano con tre appuntamenti: una giornata di studi in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana, la messinscena di Calderón firmata da Fabio Condemi, e un incontro con Dacia Maraini, scrittrice e amica intima di Pasolini.

L’omaggio si apre martedì 22 novembre, data in cui l’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera italiana organizza la giornata di studi Pasolini e Calderón: illusorietà del reale e violenza della storia, rivolta a studenti e professori. La giornata si conclude alle ore 18 nella Hall del centro culturale con un incontro aperto a tutti, in cui Fabio Condemi e Carmelo Rifici dialogheranno sulla vita e l’opera di Pasolini.

Segue, martedì 22 novembre alle ore 20.30 in Sala Teatro (replica il 23.11), la messinscena di Calderón di Fabio Condemi, regista premio Ubu che a Pasolini ha già dedicato Bestia da stile e Questo è il tempo in cui attendo la grazia. Scritto nel 1967 e pubblicato nel 1973, Calderón è un dramma in versi che attraverso il sogno interroga disperatamente la realtà, ispirandosi al capolavoro del tragediografo spagnolo seicentesco Pedro Calderón de la Barca, La vita è sogno. L’atmosfera, la trama e il contesto sono radicalmente diversi: siamo nella Spagna franchista degli anni ’60, tra tumulti rivoluzionari e logiche di potere che non sembrano lasciare altro spazio di libertà che nel sogno. Quella di Pasolini è infatti una spietata e lucida radiografia del potere. Un testo labirintico in cui coesistono molteplici piani e tracce in un continuo e ricchissimo gioco di incastri: il teatro di Bertolt Brecht nella rilettura di Roland Barthes; la pittura di Diego Velázquez e le idee sulla rappresentazione e sul rapporto tra teatro e spettatori; la polemica contro «i competenti della nuova epoca che sta cominciando, […] che sono così informati sul presente e sulle possibilità del futuro, che ritengono decrepite le esperienze fatte lo scorso anno: e non parliamo poi del linguaggio che le esprime!». I dialoghi platonici ne sono fonte drammaturgica, la psicanalisi freudiana e gli studi teologici sul corpo arricchiscono l’indagine sul sogno, inteso sia come prigione sia come utopia. Lo spettacolo è coprodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e LAC Lugano Arte e Cultura, col supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea nell’ambito del progetto internazionale Prospero Extended Theatre, di cui ERT è partner dal 2006 insieme a un’ampia rete di teatri europei. Nella stagione 2023/24 lo spettacolo realizzerà un’importante tournée internazionale nei paesi che aderiscono al progetto; il regista Lucio Fiorentino realizzerà una versione filmica, disponibile sulla piattaforma prospero-theatre.tv.

L’omaggio si completa grazie a Dacia Maraini, ospite del LAC mercoledì 23 novembre alle ore 18 in Sala 1. Tra le sue più care amiche, Maraini in Caro Pier Paolo (Neri Pozza, 2022) immagina un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi compiuti insieme ad Alberto Moravia e Maria Callas, alla scoperta del mondo e del continente africano. L’incontro è presentato in collaborazione con LAC Shop.

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