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Il LAC si rinnova per migliorare l’accoglienza del pubblico e delle aziende

Nuovi spazi per l’accoglienza, sale eventi rinnovate e un ristorante. Il LAC ha riaperto le sue porte con diverse novità che riguardano la struttura e le prestazioni d’accoglienza, andando incontro ai bisogni e ai desideri del pubblico e delle aziende. Un investimento fortemente voluto per il quinto anniversario della struttura, festeggiato il 12 settembre 2020.

«Dopo un lustro in cui ha mietuto successi a livello culturale, ora il LAC si presenta con una nuova veste anche dal profilo dell’accoglienza e dell’esperienza. La risposta data dal Consiglio Direttivo del LAC e dalla Direzione a una serie di criticità riscontrate in questi anni è innovativa e rilancia il centro culturale anche sotto questo profilo» – commenta Roberto Badaracco, presidente del Consiglio Direttivo – «L’area della biglietteria, più calda e partecipativa, con il bookshop, serve a modificare il primo impatto, anche emozionale, col centro culturale. Si guadagna poi un ambiente più spazioso per eventi, concerti e conferenze all’entrata della Hall. La sala all’ultimo piano, una delle più belle della Città, ha una maggiore capienza e può essere ancora meglio utilizzata per eventi. Infine, ma non da ultimo, il nuovo ristorante che contribuisce a migliorare nettamente la ristorazione nella struttura, in uno spazio con un nuovo arredo artistico. Vi sono quindi tutti gli elementi per fare del LAC un centro di vita e di aggregazione». «Sin dall’inaugurazione ho pensato al LAC come a un luogo d’incontro che ruota attorno alla programmazione culturale e a un punto di ritrovo per la collettività, difatti ho sempre parlato di progetto sociale oltre che culturale. Per questo motivo sono felice di questo ulteriore passo avanti, ben evidenziato dal presidente, che permette al LAC di far sempre più parte della quotidianità della regione» – aggiunge Michel Gagnon, direttore generale.

Hall. La biglietteria e il LAC shop trovano spazio nella zona precedentemente adibita a guardaroba. Il guardaroba invece è stato spostato all’inizio della scalinata che porta alla Sala Teatro. Questo progetto di riqualifica è stato seguito dagli archetti Romina Grilloe Liviu Vasiu (Ufficio Grillo Vasiu) insieme all’architetto Cristina Bellucci, mentre il concetto d’illuminazione è stato realizzato dalla lighting designer Michela Bonzi (Lucespazio lighting design).

Luini 6 Bistrot. Il foyer del museo è stato rivestito dalle pennellate dell’artista Christine Streuli per ospitare Luini 6 Bistrot, il nuovo ristorante con cucina a vista, aperto da martedì a domenica a pranzo e nelle sere con spettacoli e concerti. L’intervento artistico di Christine Streuli, dal titolo Luftlinie, è stato realizzato in collaborazione con il Museo d’arte della Svizzera italiana e il supporto della Fondazione Lugano per il Polo culturale. Oltre al ristorante, sono stati potenziati e rinnovati anche gli altri due spazi destinati alla ristorazione – il caffè al mezzanino della Hall e il bistrot all’esterno.

Sale per eventi aziendali. La Sala 1, situata sopra la Hall, caratterizzata dalla grande vetrata che affaccia sul golfo di Lugano, è stat anch’essa rinnovata. L’intervento ne ha modificato la capacità portandola da 180 a 300 persone, grazie a una parete mobile che si apre su Sala 2, e accresciuto le possibilità tecniche audio-video e di illuminazione, per rispondere con efficienza alla varietà di richieste. È stata inoltre realizzata un’ampia finestra sul parco, migliorando l’ariosità e l’apporto di luce naturale allo spazio.

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