I viaggi di Manuela

Il mondo del ferromodellismo alla Galleria Baumgartner

Si trova a pochi passi dalla stazione di Mendrisio. Nel percorso di entrata accolgono il visitatore due allegre e colorate mascotte, Gloria e Bruno, un coccodrillo vestito da macchinista e un’elefantina con la divisa da ferroviere, ideate per i festeggiamenti del ventennale di apertura, in corso questa settimana, e come rimando ai soprannomi attribuiti a celebri locomotive svizzere, l’Elephant, a vapore, prodotta dal 1913, la più grande e potente, che serviva a trainare i convogli lungo le rampe del San Gottardo, e la Coccodrillo, una categoria di locomotive elettriche la cui forma ricordava il muso di quell’animale.

La Galleria è punto di riferimento per il ferromodellismo e per tutti gli appassionati di treni (ora anche della posta). La famiglia Baumgartner era originaria di Soletta, ma si trasferì nel Ticino più di settant’anni or sono. La storia racconta di una passione che ebbe inizio nel Natale del 1938 quando a Bruno (1930-2015) venne regalata la prima locomotiva elettrica Märklin, capostipite di tutti i trenini del futuro, la troviamo in una vetrinetta con la foto del proprietario allora bambino di 8 anni. Accanto alla sua attività imprenditoriale, egli sviluppò una ossessione da collezionista intento a scovare modellini sempre più belli, rari e particolari.

Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:

L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite l'apposito formulario.

In cima