Lutto

Il pittore Achille Perilli è morto

Fondatore con Accardi, Attardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato dello storico gruppo di ispirazione marxista Forma 1, Achille Perilli, scomparso a 94 anni, è stato un protagonista della scena artistica italiana del Novecento e uno dei padri nobili dell’astrattismo italiano. La sua cifra stilistica è stata la costante ricerca dell’utilizzo e della combinazione di forme geometriche e colori brillanti, proseguita per tutta la vita, indagando le forme dell’astrazione pur in una coerenza stilistica.

Il Gruppo Forma 1. (Da sin.): Pietro Consagra, Mino Guerrini, Ugo Attardi, Carla Accardi, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Piero Dorazio.

Forma 1 è stato il primo gruppo astratto in Italia – e in Europa – nel dopoguerra. «Ci siamo trovati in opposizione alla Scuola romana, che dominava nettamente. La scuola realista fu imposta dal Partito Comunista e quindi, in un certo senso, Guttuso divenne un nostro nemico. Con lui si è creata una frattura insanabile», raccontava in una recente intervista su ArtTribune l’artista ricordando una stagione memorabile di avanguardia e impegno. Un periodo intenso come il successivo decennio quando Perilli con i suoi amici artisti, Totò Sanfilippo, Carla Accardi, fondò una galleria a Roma, L’age D’Or, l’unica che, oltre a fare le mostre, vendeva riviste d’avanguardia internazionali.

Innumerevoli le mostre personali, collettive e le retrospettive: da quella a Parigi (Achille Perilli. L’irrazionale geometrico, 1984), alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1988 dalla Calcografia Nazionale di Roma nel 1992 alla Mole Vanvitelliana di Ancona nel 1998, alla Quadriennale di Roma. Achille Perilli partecipa alle Biennali di Venezia del 1952, 1958, 1962 e 1968, in questa ultima edizione con una sala a lui dedicata. L’ultima mostra è del marzo scorso, una esposizione, organizzata dalla casa d’aste Cambi a Milano, in cui ai lavori dei primi Anni Sessanta, della serie Fumetti, si accostano le tele più recenti. Tra pochi giorni, il 20 ottobre, si aprirà al Mart di Rovereto una mostra, postuma, voluta dal presidente del museo trentino Vittorio Sgarbi, con Lorenzo Zichichi, in cui la sua arte è in dialogo con Piero Guccione.

«Con la scomparsa di Achille Perilli il mondo dell’arte perde un illustre esponente: un grande maestro dell’astrattismo italiano, il pittore delle geometrie impossibili e irrazionali». Così il ministro della cultura, Dario Franceschini che si stringe ai familiari e agli amici in questo giorno di lutto. «La sua produzione artistica – ha proseguito il ministro – ha mantenuto sempre uno stretto dialogo con le avanguardie e ha portato lustro e prestigio al nostro Paese in tutto il mondo».

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