Letteratura

Il poeta Klaus Merz sarà ospite della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana

Lo scrittore Klaus Merz. © David Zehnder.

Il pluripremiato scrittore e poeta Klaus Merz il 5 ottobre sarà ospite della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana grazie alla collaborazione con la Literaturhaus di Zurigo ed al programma di scambio “Cari vicini” da loro creato nel 2003 e sempre più vivo e stimolante. L’incontro, previsto per le 16:30, vedrà anche la partecipazione di Jacqueline Aerne. 

Sarà Klaus Merz, una delle più suggestive voci letterarie di lingua tedesca, a inaugurare la  collaborazione con la rassegna “Cari vicini”, uno scambio letterario tra autori della Svizzera tedesca e la Svizzera italiana fondato già nel 2003, e che a partire da questo autunno prenderà dimora presso la Casa della Letteratura di Villa Saroli a Lugano. Un primo importante – e necessario – passo per fare conoscere le voci della letteratura Svizzera: la lingua italiana andrà oltre Gottardo e autori straordinari ma talvolta poco conosciuti delle altre regioni linguistiche scenderanno in Ticino.

Il primo della lunga serie di incontri sarà con la pacata forza di Klaus Merz, autore vincitore di una moltitudine di premi quali il Gottfried-Keller e l’Hermann Hesse Literaturpreis.

 

Il percorso proporrà un viaggio a tutto tondo attraverso l’opera sia del poeta che del prosatore, a cominciare dal racconto Jakob schläft, accolto con grande entusiasmo dalla critica e tradotto in italiano da Donata Berra (Jacob dorme, Marcos y Marcos). Si passerà dalle miniature poetiche di Löwen Löwen. Venetianische Spiegelungen, i riverberi di una Serenissima inedita, fino al recente Firma, una sorta di prosimetro che ripercorre in brevi scorci testuali gli episodi minuti di una ditta elvetica sullo sfondo ampio di 50 anni di storia, dal 1968 al 2018.

In italiano, oltre a Jacob dorme sono stati pubblicati L’argentino con Casagrande (una storia di immigrazione, ripensamenti, nostalgia, amori e sorprese attraverso la voce della piccola Lena che narra del nonno ai propri compagni e amici) e la raccolta di poesie Le radici dell’aria edita da MobyDick. Klaus Merz porta nella scrittura la fermezza dello sguardo adulto con lo stupore dell’infanzia: fil rouge della maggior parte delle opere sono la coscienza della morte, la malattia ma anche – o soprattutto – il ricordo e la comprensione del mondo attraverso il senso della vista o, come lo stesso autore ha affermato in un’intervista per il Giornale del Popolo nel 2012, «da sempre la fine mi è stata familiare – come paura o consolazione, fiducia o orrore. Forse è anche per questo che scrivendo avevo un pensiero costante: ‘potrebbe essere il tuo ultimo libro’. Ricordo bene che durante la stesura di Latentes Material feci una riflessione: ‘Adesso hai già trentatré anni, ora devi concludere, devi dire quello che ti è possibile dire’. E lo pensavo anche scrivendo Jakob schläft, i racconti, Los, Der Argentinier, fino a Aus dem Staub…».

A sollecitare il dialogo e i percorsi di scoperta nelle opere pubblicate e per quelle in arrivo, sarà Jacqueline Aerne (riconosciuta traduttrice ed ex-Presidente dell’Ads, Associazione delle scrittrici e degli scrittori, prima traduttrice a ricoprire la carica). La straordinaria voce di Klaus Merz sarà infine resa in italiano grazie all’attrice Margherita Saltamacchia che leggerà numerosi estratti delle varie pubblicazioni apparse in italiano e che saranno disponibili.

Ingresso liberoPrenotazione posti obbligatoria (causa posti limitati). 

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