Teatro

Il ritorno del Festival delle marionette di Michel Poletti con ombre, favole, cabaret e poesia

Manuela Camponovo

Puntuale come la Festa della vendemmia, arriva anche la presentazione di questa rassegna luganese ormai storica, proposta in una sede che, come ha spiegato questa mattina Claudio Chiapparino, responsabile della Divisione Eventi e Congressi della Città di Lugano, è altrettanto storica, il Teatro Foce. Anche se il direttore artistico, Michel Poletti, ogni volta tiene a sottolineare la lunga avventura della manifestazione da lui creata e che parte da molto più lontano, dal 1979, quando da noi della tradizione delle marionette (termine improprio in italiano che accomuna le marionette a fili, ma anche i burattini e pupazzi mossi da tecniche differenti…) si era già persa memoria. Inizia a Lugano, passa in diverse sedi, per poi trasferirsi nel 1986 al San Materno di Ascona, interrompersi nel 1998, quando questo teatro fu chiuso e riprendere, dopo una pausa di quatto anni, nel 2003, nel contesto luganese ma con tempi mutati. Infatti, se Poletti ne aveva fatto un festival destinato soprattutto agli adulti, si è reso conto che doveva trovare ormai una sintesi tra gli interessi degli artisti e le aspettative di un pubblico nuovo, formato da bambini e adulti.

The Fifth Wheel: Wild West Cabaret

Passiamo dunque all’attualità, si sono confermate le date più tardive dell’anno scorso, visto il buon riscontro, dal 13 ottobre al 4 novembre, si alterneranno 15 compagnie internazionali, 40 tra attori, cantastorie, musicisti, marionettisti, 280 tra marionette, burattini e pupazzi vari, differenti le tecniche e molteplici anche i generi, dal cabaret alla tematica favolistica, al teatro vero e proprio in disuso ma praticato dallo stesso Poletti, e poi la poesia visuale. Solo due le compagnie che si esibiscono per la prima volta nell’ambito di questo Festival: Drew Colby con My shadow and me (4 novembre, ore 11) e il brasiliano Circo de Bonecos, che esordisce anche in Europa con Il circo delle marionette (27 ottobre, ore 15). Gli altri sono personaggi ampiamente collaudati come Claudio Cinelli che con Skretch inaugura la rassegna il 13 ottobre alle ore 15 o Lucia Osellieri (La casa degli gnomi, 21 ottobre ore 11) e ancora Laura Kibel che usa gambe, ginocchia, piedi per dar vita a personaggi e storie surreali (Allegro, presto, a gambe levate, 28 ottobre, ore 11). Tornano i bravissimi russi, The Fith Wheel (Wild West Cabaret, 14 ottobre, ore 16) e Viktor Antonov (Circo sui fili, 28 ottobre, ore 16), mentre Poletti replica l’autobiografico, in cui ripercorre con licenza la sua carriera, Il Gran Teatrino di Tartinovski (20 ottobre, ore 15; 21 ottobre, ore 16). Segnaliamo ancora: Teatro Glug (I musicanti di Brema, 14 ottobre, ore 11), La bottega teatrale (Il re e il bruco che mangiava l’erba, 17 ottobre, ore 15), Il cerchio tondo (L’albero delle storie, 24 ottobre, ore 15), Teatrino dell’Es (La fiaba delle piccole paure, 31 ottobre, ore3 15), mentre Jordi Bertran, che è anche una star televisiva, raddoppia con le sue personalissime bolle di sapone e un minuscolo personaggino dalle ascendenze colte: Poemi visivi, l’omino di gomma, 3 novembre, ore 15 e Antologia, che chiude il festival domenica 4 novembre, ore 16).

Per avere anche l’indicazione della fascia di età rimandiamo al sito: www.palco.ch e per le prenotazioni (vivamente consigliate) al numero telefonico: 058 866 48 07.

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