Mostra

Il soffitto della Cervia di Bellinzona incontra la realtà virtuale

Uggeri il Danese, vassallo ribelle di Carlo Magno. © Ufficio dei beni culturali, Bellinzona

Il soffitto della Cervia di Bellinzona – Un tesoro del Rinascimento ricostruito è il titolo della mostra che apre i battenti domani, venerdì 19 novembre, nella sala dell’Arsenale di Castelgrande. Dal forte carattere multimediale, la nuova proposta si prefigge lo scopo di far scoprire un interessante tassello di storia bellinzonese (ma non solo) e un capolavoro dell’arte rinascimentale a un vasto pubblico. L’allestimento permette infatti di ammirare virtualmente i 280 dipinti che originariamente decoravano il maestoso soffitto ligneo di un edificio situato nel centro cittadino.

Il soffitto risalente al 1470-80 si trovava nella sala del palazzo della famiglia Ghiringhelli, in seguito trasformato nell’Albergo della Cervia, e infine demolito all’inizio degli anni Settanta del Novecento per la realizzazione dell’attuale posteggio. Fortunatamente la serie di 280 immagini a tempera raffigurate su fogli di carta incollata alle tavolette del soffitto, di qualità notevole, è stata salvata da Pierangelo Donati, allora capo dell’Ufficio dei monumenti storici e restaurata; una parte è esposta permanentemente nel Museo, nella suggestiva cornice di Castelgrande, mentre le altre sono in deposito. In occasione della nuova mostra temporanea – promossa dalla Città di Bellinzona con il contributo del Cantone Ticino, dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino e dello sponsor privato Sintetica SA, Mendrisio – è ora possibile ammirare l’opera ricostruita virtualmente in tutta la sua interezza facendo un vero e proprio viaggio virtuale all’interno di quello che fu l’edificio originale delle tavolette.

Scena dal mondo alla rovescia: il bue aggioga l’uomo. © Ufficio dei beni culturali, Bellinzona

Grazie a un’attenta ricostruzione multimediale fondata sulla ricerca svolta dalla storica dell’arte Vera Segre, che unitamente all’Ufficio cantonale dei beni culturali ne ha curato i contenuti, sono stati allestiti tre diversi spazi. La prima sala, una riproduzione delle tavolette e dei cenni storici sulla città di Bellinzona nella seconda metà del XV secolo, introduce alla seconda sala in cui, tramite schermi touch screen, è possibile osservare e scoprire i singoli dipinti. L’ultima sala è quella dedicata alla realtà virtuale e permette – tramite un apposito visore che con il semplice movimento dello sguardo consente a chi lo indossa di muoversi in uno spazio tridimensionale – di immergersi nel palazzo dell’epoca e ammirare il soffitto riprodotto.

Passando in rassegna i contenuti delle tavolette, sono numerosi i ritratti di personaggi storici e letterari raffigurati, che provengono dalla storia e dalla letteratura antica, biblica, greca e romana, ma anche medievale sino al Rinascimento. Molto interessante anche il repertorio di strumenti musicali raffigurati, nonché l’illustrazione di animali, per lo più riferibili all’ambito della caccia, o di provenienza esotica, o altri legati al mito. Da non perdere sono pure le immagini dedicate al “mondo alla rovescia”, che testimoniano anche un legame con la tradizione del Carnevale, probabilmente fin da allora molto viva a Bellinzona.

L’esposizione è aperta fino al 27 febbraio 2022, tutti i giorni dalle 10.30 alle 16.00 (tranne il 25 dicembre). Sul posto è inoltre possibile acquistare il libro Il soffitto della Cervia a Bellinzona (Edizioni Casagrande).

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