Arte

Incontri e riflessioni che partono dalla luce

Monte Verità e Nuoro, due luoghi magnetici e ricchi di storia. Due isole ideali, due terre di frontiera e, insieme, di appartenenza. Questo è il doppio scenario del progetto di residenze artistiche frutto della collaborazione tra il Museo MAN di Nuoro in Sardegna e la Fondazione Monte Verità di Ascona (dal 10 al 30 aprile). Su una linea geografica che da nord porta al Mediterraneo, dal Lago Maggiore conduce alla Sardegna, lo scambio culturale chiede agli artisti di riflettere su temi comuni: l’esperienza del cammino e dell’isolamento, la grande bellezza selvaggia e lussureggiante della natura, il respiro assoluto di boschi dalla memoria arcaica e l’innocenza edenica.

Il programma prende il via il 10 aprile e prevede che i tre giovani artisti sardi vincitori della open call Ritorno a Monte Verità – Giaime MeloniElena MuresuMarco Useli – svolgano un periodo di ricerca abitando gli spazi della celebre “collina dell’utopia”, dove architettura, arte e danza hanno sempre dialogato in modo virtuoso. Un paradiso anarchico che ha attratto pensatori, pittori, scrittori, filosofi, progettisti da ogni angolo d’Europa: dall’anarchico Kropotkin al coreografo ungherese Rudolf von Laban, dal dadaista Hugo Ball all’architetto Walter Gropius, dall’artista Hans Arp a Karl Gustav Jung, fino al grande curatore Harald Szeemann.

Il primo appuntamento, con entrata gratuita per il pubblico, è previsto per martedì 11 aprile alle 18,30 nell’Auditorium di Monte Verità con la conferenza La luce colore del desiderio, in cui Andrea Dall’Asta, Direttore della Galleria San Fedele di Milano e visiting professor del progetto di residenze, traccerà un percorso tra arte, architettura, cinema e teologia seguendo la dialettica tra luce e tenebre, dall’arte bizantina a Caravaggio, fino all’ arte contemporanea, partendo dalle indagini fondamentali degli ambienti spaziali di Lucio Fontana per giungere alle sperimentazioni di James Turrell.

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