Musica

JazzAscona, la serata dei The Dead South e Sasha Masakowski

Prosegue la 38esima edizione di JazzAscona, che dopo le intense emozioni del weekend e aver dato l’arrivederci alla sindaca di New Orleans Latoya Cantrell, ha in serbo per questo lunedì molte sorprese.

La band The Dead South

La band The Dead South

Se ad esempio suonate la tromba, vi attende dalle 15 alle 18, un workshop gratuito e aperto a tutti, animato dal trombettista di New Orleans Ashlin Parker. Più che sulla tecnica l’accento è posto sul piacere di suonare assieme, che è la vera essenza del jazz. Non occorre essere dei provetti trombettisti per partecipare a “Trumpet Mafia“: basta presentarsi sul posto con la propria tromba. L’appuntamento è nell’aula magna del Collegio Papio. I partecipanti potranno poi prender parte alla parata ufficiale che parte dall’autosilo alle 18:30.

Oltre che dall’ultima esibizione al festival dei Paris Washboard, uno dei gruppi faro in Francia del jazz tradizionale (ore 24.55 allo stage biblioteca), il ricco programma della serata sarà caratterizzato dalle note del blues con due band da non perdere al palco chiesa: alle 21.15 i ticinesi Freddie & The Cannonballs, vincitori dello Swiss Blues Award l’anno scorso e recenti semifinalisti all’International Blues Challenge di Memphis, patria di questo genere musicale, e alle 23.30 la band creata ad hoc attorno allo strabiliante chitarrista di New Orleans Ari Teitel, già ammirato nelle sere precedenti in varie formazioni.

Il momento clou di oggi, in un cartellone che conta oltre 30 appuntamenti, è comunque alle 22, allo stage New Orleans, l’atteso concerto del gruppo The Dead South, band canadese oramai popolarissima, che conta centinaia di milioni di views su Youtube e la cui musica va dritta come un treno a definire gli spazi più grintosi del mondo bluegrass. Sorpresi loro stessi dal successo (“inizialmente mai avremmo pensato di registrare album o di fare concerti”) The Dead South propongono una versione del bluegrass mescolata con influenze punk, rock e metal, di cui hanno fatto una scorpacciata crescendo. “Siamo una band “bluegrass” nella strumentazione, ma ci sentiamo più come una band punk o rock in termini di come scriviamo le canzoni e come ci esibiamo. Tuttavia, amiamo la musica bluegrass, in particolare il suo elemento narrativo, e questo traspare anche nella nostra musica”.

Per i tiratardi c’è il DJ set di Sasha Masakowski allo stage New Orleans dalle 24.00 o una rovente jam session latina con il percussionista cubano Alexey Marti alla Cambüsa dalla mezza fino alle 3.00.

Tutti i concerti sono gratuiti.

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