Letteratura

La Casa della Letteratura al Longlake Festival

© Divisione eventi e congressi, Città di Lugano.

Gli incontri in programma presso la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, e sospesi a causa dell’emergenza sanitaria, trovano una nuova casa, quasi a rimarcare il fil-rouge del programma 2020, “L’oltre”. È infatti grazie all’accoglienza del Longlake festival di Lugano che potremo continuare ad addentrarci nelle voci scelte della letteratura nazionale ed estera. Gli incontri, che si terranno dal 2 all’11 luglio, alle ore 18.00, presso il Boschetto del Parco Ciani (in caso di pioggia, negli spazi della Darsena) sono gratuiti. Le distanze di sicurezza sono garantite.

Si inizierà il 2 luglio con un evento organizzato da BabelTESS e con la voce di Maurizia Balmelli, riconosciuta e pluripremiata traduttrice, e sarà grazie a lei che traverseremo l’Atlantico sino al Nord America per “visitare” gli scritti di tre autrici a cui ha dato voce in italiano: la canadese Miriam Toews e le statunitensi Mary Gaitskill e Kristen Roupenian. Un percorso testuale inframmezzato da letture che ci porterà dentro il processo della traduzione e delle non facili scelte della parola.

Il 3 luglio ascolteremo L’inguaribile scrittura di Tommaso Soldini, sollecitato dal giornalista Massimo Zenari. Soldini ci farà scoprire le vite borderline che popolano i suoi romanzi e racconti, vite in costante ricerca di un posto nel mondo o in sé stessi. Che sia il Ticino, il Marocco, New York o le vallate alpine, un centro o in una periferia, sono vite che coincidono, fragili, inguaribili.

Il 4 luglio faremo un percorso attraverso la Memoria dei frammenti parlantiDaniel Maggetti presenterà il suo ultimo romanzo (Camera 112, Dadò editore). Quali memorie? Quelle di un vecchio uomo, consumato dalla malattia e di suo figlio che, nel viaggio per fargli visita tra Losanna e il Ticino, evocherà ricordi e testimonianze.

Il 7 luglio l’incontro con Andrea Fazioli, intervistato da Carlotta Bernardoni-Jaquinta, racchiude sotto il titolo Un ponte verso l’altro lo sguardo dell’autore ticinese più noto e amato anche in Italia. Non solo noir (o “giallo”) però, ma i luoghi: Lugano, Zurigo, la Provenza, il deserto dei tuareg e la loro lingua, un bosco, le viscere del Gottardo o il Sud Italia, una panchina alla quale mai avremmo prestato attenzione. In anteprima assoluta verrà inoltre presentato il nuovo libro, fresco di stampa (Il giudice e la badante, Guanda).

Poesia e sguardo diagonale per l’incontro del 9 luglio: per la rassegna di poesia contemporanea Spaziobianco, il poeta italiano Fabrizio Lombardo sarà intervistato da Jordi Valentini e Mattia Bettoni per indagare la sua scrittura civile, le atmosfere che sviluppano tra false partenze, autostrade, autogrill, ritorni mancati.

L’11 luglio sarà la volta degli scrittori (e traduttori) Mathilde Vischer e Pierre Lepori in dialogo con Sebastiano Marvin. Il titolo voluto per l’incontro è La notte non ha un corpo leggero. La notte, dimensione dell’oltre e della rinascita/perdita. Nell’intervallo tra il tramonto e l’alba avviene il momento di massimo confronto tra l’uomo e l’infinito. In Catullo, la lotte degli amanti si associava al sonno della morte; per la poetessa polacca Winslawa Szymborska è l’aprirsi allo spazio insondabile; per alcuni è il tempo del desiderio, della nostalgia, delle riflessioni. Sarà Sebastiano Marvin a sollevare il velo dell’alba sulle notti degli autori, scoprendo non solo la specifica attività di scrittura (in prosa e in poesia) ma addentrando nelle ombre delle traduzioni oltre che tessere le consonanze tematiche non solo delle due ultime opere pubblicate ma andando diagonalmente a ritroso attraverso le precedenti.

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