I viaggi di Manuela

La crociera di Gianluca Niero (3)

Incontro in Oman. © Kurbanova

Siamo arrivati alla terza puntata, tra un quiz e l’altro, è il momento dell’Oman e delle Maldive.

 

30 ottobre

Salalah, Oman. © Kurbanova

Arriviamo a Salalah in Oman. Usciamo dopo colazione. C’è tanta ressa ai taxi e bus per andare in città o altrove. Io desisto, M. va. Rientro in nave ed esco un’ora dopo. Molto meglio. Moschea del Sultano. Poi, mentre passeggio, verso il mare, chi ti vedo? M. che chiede informazioni ad un tizio che la sta per caricare in auto. Così salgo anch’io con Mohammed. Arriviamo alla lunga spiaggia bianca deserta, a parte uccelli e granchi. Da lontano vediamo il sito Al Balid, che non ispira ad avvicinarsi, anche per la calura e l’insolazione e perché non c’è modo di salvarsi. Salutiamo e ringraziamo Mohammed, poi camminiamo lungo la spiaggia, cercando la poca ombra delle poche palme. Il souq dell’incenso è deludente. L’area del Palazzo del Sultano bella, pulita e ordinata. Fuori no. Il Palazzo del Sultano visto dall’esterno non sembra sontuoso; in effetti è solo una delle residenze. La principale è ovviamente nella capitale Muskat. Vengo a sapere che il sultano dell’Oman è anziano, non ha eredi, ed ha lasciato le sue volontà sulla successione in uno scritto da aprire dopo la sua morte. Morirà qualche settimana dopo il mio rientro. M. fa visita non richiesta ad una povera famiglia che vive in un tugurio nella pineta tra la città e il mare. Io prima aspetto fuori e visto che non usciva più, chiedo permesso ed entro anch’io, faccio conoscenza di una famiglia di emigrati pakistani. Torniamo alla fermata del bus. Io lo aspetto per rientrare. M. va ancora alla ricerca di Wi-Fi. Tornerà un po’ dopo, ma in tempo, con rossore in viso e sul collo. “Te l’avevo detto di mettere la crema”. Alla partenza vediamo il primo spicchio di luna crescente. Luci su Salalah.

 

31 ottobre

Navigazione lenta, qualche nuvola. Umidità. Altri otto punti al quiz. La sera a cena, lotta delle posate tra M. e Fawsi, il cameriere indonesiano, un battibecco un po’ più intenso delle altre volte. M., giustamente, vorrebbe usare le stesse posate per tutte le portate, Fawsi, giustamente, ha il dovere di cambiarle. Etica ambientalista contro professionalità all’estremo. Lotta impari. M. perde e s’innervosisce.

 

 

1° novembre

© Kurbanova

Giorno della battaglia plastica-contro Corano. Alla fine della cena discussione su fede, su varie fedi. Da una parte Fawsi e “Al Quran”, dall’altra M. e la battaglia della plastica. Questa diatriba tra Corano e plastica è improponibile. M. cerca di spiegare a Fawsi il valore del riciclaggio e il rispetto dell’ambiente. Per Fawsi è più importante quello che dice il Corano e il Corano non parla di plastica! Oggi sono stato sul ponte esterno praticamente dall’alba al tramonto.

 

2 novembre

M. mi raggiunge al tavolo del ping-pong con uno zainetto nuovo e la notizia della vittoria dei quiz dei pittori. Il Sudafrica vince la finale dei mondiali di rugby contro l’Inghilterra. Bellissimo aver assistito su un megaschermo televisivo a questo evento a bordo di una nave che sta andando in Sudafrica, con molti passeggeri sudafricani e inglesi. Vedo scene di giubilo, una giovane donna (penso sudafricana) piange di gioia. Inglesi mogi. Oggi c’è la premiazione del Superquiz. La nostra squadra è quarta su trenta. Peccato. Comunque danno a tutti una bottiglia di prosecco, decidiamo di trovarci, i componenti della nostra squadra, al bar alle otto per berla insieme. Mentre beviamo parte il quiz delle canzoni e decidiamo di partecipare insieme anche a quello. Sarà un appuntamento quasi quotidiano, molto spassoso. La ragazza australiana, Carmen, e la giovane siciliana Valeria, conoscono i cantanti di oggi, io e la mamma di Valeria gli anni Ottanta, e Laura e Claudio gli anni Sessanta e Settanta. Oggi bel tramonto. Poi mezzaluna orizzontale. Alla sera molte stelle e forse ho visto un satellite spostarsi.

 

3 novembre

Maldive. © Kurbanova

Alba alle Maldive. Incendio su un atollo. Staranno bruciando la spazzatura? Si fa chiaro. Atolli. Delfini. Tartaruga. Vedo il nuovo ponte tra Male e l’aeroporto. Non c’era quando venni nel 2000. M. va in escursione su un atollo. Io esco più tardi. Passeggiata a Male. Porto e strade sporche. Plastica dappertutto. Anche davanti al palazzo del presidente. Almeno in Oman dal sultano era pulito. Trovo la spiaggia giusta. Bagno. Pesci tropicali. Torno a piedi. Bagnato perché non si poteva entrare in acqua in costume. Bisognava rispettare il decoro dei musulmani. Ai maldiviani non importa sguazzare nella spazzatura, basta essere vestiti in modo decoroso per non offendere il senso del pudore. Passo la zona del mercato tipico e ittico. Vedo altri pesci, sia morti, in vendita sulle bancarelle, incluso un tonno, pinna gialla, sia vivi nel mare trasparente. Anche una razza. M. torna dall’escursione e incontra Mohammed (non quello dell’Oman, un altro), che le consiglia di prendere un battello per un’isoletta vicina per fare il bagno. Poi l’aspetta al ritorno per accompagnarla in moto al porto, senza casco. È la giornata delle infrazioni di M.: ha raccolto coralli come souvenir, ma come?! Non è la paladina dell’ambiente? Inoltre, la sera, forza l’uscita al ponte anteriore anche se c’è il cartello che vieta di farlo. Dopo aver fatto questo per andare a guardare la luna, dice che si sente una persona migliore e quindi che adesso anche il mondo è migliore. Resto perplesso.

 

4 novembre

Mattinata dei pesci volanti. Ne vediamo a dozzine durante la colazione e poi anche più tardi. M. e io vinciamo una maglietta a un quiz. Inoltre, la sera vinciamo il quiz delle canzoni, in squadra.

3. Continua

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