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La mostra “Camminando…” all’Appenzeller Museum a Bodio Lomnago

Nel cuore della Provincia varesina, in un piccolo paese, Bodio Lomnago, si trova l’Appenzeller Museum in via Giuseppe Brusa 6. Pensato come museo etnografico di famiglia dal curatore, l’ingegnere Liborio Rinaldi, ex Sindaco di Bodio, è situato nelle ex stalle della Villa Puricelli. Molte le attività di cui il museo si occupa: tra queste anche l’organizzazione di mostre. Quella allestita per questi ultimi mesi dell’anno si intitola Camminando… e sarà aperta fino all’dicembre 2019 sempre in via Brusa 6. In esposizione fotografie, audiovisivi e perfino sculture, di diversi artisti.

La mostra, totalmente gratuita, è aperta ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 16.30 alle 19 oppure in altri orari contattando direttamente l’ingegner Rinaldi al numero: 0039/3357578179. 

Camminando in mondi lontani © Patrizia Broggi

La prima sezione dell’esposizione è quella sui Cammini di fede che presenta una serie di «credenziali» di proprietà dello stesso Rinaldi: veri e propri “passaporti” che indicano passo dopo passo il cammino compiuto durante i pellegrinaggi. Oltre a questi documenti, in mostra anche i suoi «Campostela» e «Testimonia», documenti religiosi in lingua latina rilasciati dall’autorità ecclesiastica del Santuario di arrivo e che dimostrano il pellegrinaggio avvenuto. Ad accompagnare questa sezione un filmato (realizzato dallo stesso Rinaldi) con il Butafumeiro, il famoso turibolo di Santiago, il più grande al mondo. Una sezione, questa, che assume insieme un valore documentaristico e religioso.

Proseguendo si incontra la parte dedicata alle fotografie di Patrizia Broggi, viaggiatrice in Tibet e Nepal. Sono immagini di mondi e persone lontane, scattate tutte – come sottolineato dalle parole della stessa Broggi – nel rispetto delle persone immortalate e sempre con il loro permesso. Scatti intensi che rimandano lo spettatore ad un altro modo di vivere.

A seguire, la sezione Camminando… in bicicletta con fotografie di Giovanni Bloisi che si autodefinisce “ciclista della memoria”: sceglie infatti itinerari che toccano luoghi di battaglie, campi di prigionia e sterminio. Un  profondo valore civile oltre che storico per questa parte dell’esposizione.

Camminando sulla via della seta

Accanto si trova la sezione Camminando… sulla via della seta in cui sono esposti pregiati ex libris della Biblioteca di Bodio Lomnago: un ambito della mostra che appaga sicuramente il gusto estetico degli appassionati.

È poi la montagna la protagonista indiscussa della sezione Imago Montis con fotografie realizzate da Antonio Pagnoncelli e dal figlio Giovanni (membro del Club Accademico Alpino Italiano); testimonianza delle loro “conquiste” escursionistiche sulle Alpi e sulle lontane Ande.

Uno spazio speciale occupano le fotografie di Valter Schemmari, “astrofilo”, dedicate alle stelle e ai fenomeni astronomici: documenti molto interessanti per i cultori di scienza e non solo per loro. Nella stessa stanza è proiettato anche un filmato di Alberto Conte: Camminare con altri occhi, con a tema il pellegrinaggio al santuario di Oropa di persone non vedenti.

La natura è poi il tema delle fotografie di Enrico Chiaravalli: immagini che colpiscono per la loro estrema particolarità. Nello stesso ambiente anche sculture in legno di ulivo di Damiano La Torre: un sapiente lavoro rifinito che spinge il visitatore a toccare le opere con le proprie mani.

Chiudono la mostra una sezione dedicata al novantacinquesimo della costruzione dell’autostrada Milano-Varese con documenti dell’archivio del museo e un’animazione al computer sui quadri di Giovanni Segantini intitolata Sognando la montagna.

Si tratta indubbiamente di una mostra davvero molto particolare, il cui pregio maggiore è probabilmente quello di soddisfare gli interessi più disparati.

Francesca Rossetti

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