Storie di Musetta e altri gatti

La prima neve

Gatto nella neve al laghetto di Muzzano

Gatto nella neve al laghetto di Muzzano (Foto: M.Camponovo)

Non era un paese da neve. Era una rarità vederla scendere e quando accadeva, tutti gli appassionati di fotografia si scatenavano. Non c’è regola senza eccezione. Quel giorno, Musetta era pronta alla sua scorribanda mattutina, ma si fermò di colpo sulla soglia: cos’era quella roba bianca, uniforme che copriva il suo balcone? Restò immobile, interdetta, poi con coraggiosa cautela provò a metterci una zampa, era soffice, sottile, si sprofondava ma non troppo, era anche fredda e bagnata, non particolarmente gradevole. Questo però non le impedì di avventurarsi, passo dopo passo, ed è allora che successe qualcosa di stupefacente. Cosa fa un essere umano se tocca con le mani una materia sconosciuta? La osserva per capire di cosa si tratti. E Musetta si arrestò, sollevò una delle zampe davanti, la rovesciò e si mise a contemplare con stupore i suoi cuscinetti rosa. Niente, non c’era niente, quella strana materia non lasciava tracce. Ancora un passo, sollevò l’altra zampa e rifece la stessa operazione, guardandosi con curiosità interrogativa. I cuscinetti avevano sempre lo stesso colore, rosa. Un altro passo, un’altra osservazione e così via. Sembrava la danza di un cavallino viennese. Fino a quando finito il balcone tornò indietro e ne ebbe abbastanza di tutta quella strana, fredda umidità, rientrò in fretta in casa, al calduccio, lasciando sulla neve le inequivocabili orme: di qui è passato un gatto!

Manuela Camponovo

(22. Continua)

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