Coronavirus

La ricerca della Clinica Luganese Moncucco al servizio dell’OMS

L’Unità di ricerca della Clinica Luganese Moncucco, che ha affiancato i medici, gli infermieri e i fisioterapisti che nei mesi di marzo e aprile si sono occupati dei pazienti affetti da Covid-19 nel reparto di cure intense, annuncia in un comunicato stampa diramato in data odierna importanti riconoscimenti ottenuti nelle ultime settimane.

 

Haemoglobin oxygen affinity in Covid-19 patients: shift of mind or shift of the curve?

Con l’obiettivo di meglio comprendere i meccanismi fisiologici dell’ossigenazione sanguigna che appaiono visibilmente alterati in questa malattia, il Dr. Samuele Ceruti, specialista in medicina intensiva e medicina interna generale e principale investigatore, con l’équipe medica del reparto di cure intense e in collaborazione con il Direttore sanitario, il PD Dr. Christian Garzoni, ha avviato uno studio osservazionale i cui risultati sono stati riassunti in un articolo che è stato sottomesso alla rivista scientifica internazionale British Journal of Hematology. Lo studio è risultato rilevante per la gestione dei pazienti nella fase critica dell’epidemia, tanto che Wiley, editore della rivista scientifica, ha ritenuto utile condividere gli stessi risultati con l’Organizzazione mondiale della sanità, che li potrà utilizzare per ampliare le conoscenze sul trattamento del virus.

 

The role of the physiotherapy team in a multidisciplinary management of pronation in critically ill Covid-19 patients.

L’attività svolta dall’équipe medica, infermieristica e fisioterapica del reparto di medicina intensiva della Clinica – con Andrea Glotta, infermiere specialista in cure intense – come principale investigatore – è stata inoltre presentata al congresso internazionale LIVES 2020 dell’European Society of Intensive Care Medicine (ESICM) ricevendo due importanti riconoscimenti. La gestione dei numerosi pazienti critici durante le manovre di pronazione è stata eseguita da uno specifico team di fisioterapia intensiva supportato dall’équipe infermieristica. Questo qualificato lavoro multidisciplinare di équipe ha permesso di ridurre sensibilmente il numero di complicanze maggiori legate a quasi 300 pronazioni eseguite nell’arco di 2 mesi. Lo studio in questione è stato selezionato per “N&AHP Best Abstract Award” al 33° congresso internazionale ESICM 2020. È stato inoltre selezionato per il premio “N&AHP Best Abstract Award” dove sarà presentato al 34° congresso ESICM previsto a Copenaghen ad ottobre 2021.

 

Dysphagia and evolution during Covid-19 pandemic in critically ill patients. A multidisciplinary challenge for healthcare workers.

La prolungata ventilazione meccanica si è confermata come uno dei fattori di rischio principali per la comparsa di disturbi della deglutizione, definiti tecnicamente come disfagia. Nei pazienti colpiti da Covid-19, l’incidenza di disfagia sembra essere superiore agli altri pazienti; la causa è da ricercare nell’importante risposta infiammatoria sistemica che si sviluppa in questa malattia multiorgano. L’importante numero di pazienti colpiti da disfagia post-intubazione oro-tracheale ha però presentato un rapido ed efficace recupero, dimostrando il ruolo rilevante svolto dall’équipe multidisciplinare nella riabilitazione di questi pazienti critici. Nel strutturare la presa a carico multidisciplinare nel momento dell’emergenza ha giocato un ruolo centrale la tradizione che la Clinica vanta nella presa a carico multidisciplinare di quadri complessi, come ad esempio quelli presenti nel Centro di geriatria o in quello di oncologia. Lo studio è stato selezionato per la sessione “Best oral presentation” al 33° congresso internazionale ESICM previsto a dicembre 2020.

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