Opera

“La traviata” di Carmelo Rifici debutta al LAC

L’Orchestra della Svizzera Italiana al LAC. © Kaupo Kikkas

Dopo il successo de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini che quattro anni fa segnò il debutto assoluto dell’opera lirica al LAC, il melodramma torna sul palco del centro culturale della città, inaugurando la stagione 2022/2023. Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, firma la regia de La traviata di Giuseppe Verdi, accompagnato dal Maestro Markus Poschner, alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana, di cui è direttore principale, e dal Coro della Radiotelevisione svizzera. Alla prima di venerdì 2 settembre alle ore 20.00 fanno seguito le repliche di domenica 4 alle 15.00, martedì 6 e giovedì 8 settembre alle 20.00. La prevendita è aperta da oggi, martedì 29 marzo, su luganolac.ch e presso la biglietteria del LAC.

Tra le più celebri opere di Verdi, La traviata, scritta su libretto di Francesco Maria Piave, è tratta dalla pièce teatrale La signora delle camelie di Alexandre Dumas (figlio). La vicenda è nota: Violetta, donna smaliziata e mondana, suscita l’amore di Alfredo, nei cui confronti nutre un sentimento sincero, ma la loro unione viene dapprima ostacolata da Germont, padre di Alfredo, e successivamente dalla malattia che la condurrà alla morte. L’opera, ancora oggi una delle interpretazioni più attuali e accusa più diretta ai mali del conformismo, mostra quanto possano essere dolci le gioie dell’amore spontaneo tra l’impulsivo Alfredo e la sognatrice ma reticente Violetta; quanto possano essere implacabili le logiche della morale benpensante che Germont impone a difesa di valori ai quali, alla fine, sembra lui stesso soccombere; quanto coraggio e quanta dignità possano celarsi anche dietro le fattezze di una ragazza maledettamente bella ma che, destinata a perire di un male che la rode, è determinata nel mantenere puro il suo cuore, incurante di quel che tutti credono di vedere e di sapere.

Il direttore del’OSI Markus Poschner.

«Con il nostro progetto – ha dichiarato Poschner – per me si realizza un sogno. L’Orchestra della Svizzera italiana è l’orchestra perfetta per questa che è l’opera più intima di Giuseppe Verdi, ricchissima di colori e molto vicina al mondo cameristico, così come il LAC, con le sue dimensioni e caratteristiche acustiche, è probabilmente il luogo più adatto per ospitare la messa in scena di questo capolavoro». «Il nostro allestimento – ha affermato Rifici – vuole mostrare una Violetta per niente seduttrice, anzi pura e mai maliziosa, una donna che si muove nel mondo con il solo scopo di dare tutta sé stessa per amore. La scenografia e i costumi sono stati pensati proprio per evidenziare questo desiderio di sogno utopistico di Violetta. Attraverso uno studio delle materie, della luce e dei giochi d’ombra, voglio portare Violetta a vivere la sua vita sfortunata, come una bambina che non ha ricevuto l’amore che meritava, piuttosto che una prostituta che muore di tisi. È la vittima di una società maschile incapace di proteggere la fragilità».

Per la sua Traviata Carmelo Rifici ha scelto di farsi accompagnare dalla squadra di lavoro che lo ha affiancato ne Il barbiere di Siviglia: lo scenografo Guido Buganza, la costumista Margherita Baldoni, il light designer Alessandro Verazzi, il coreografo Alessio Maria Romano, e collabora per la prima volta con Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni di Teatro Gioco Vita, compagnia che da oltre cinquant’anni porta nel mondo l’arte del teatro di figura e del teatro d’ombre. In scena, nei ruoli principali, la soprano Myrtò Papatanasiu nel ruolo di Violetta Valéry, il tenore Airam Hernández nel ruolo di Alfredo Germont, il baritono Giovanni Meoni in quello di Giorgio Germont, Sofya Tumanyan veste i panni di Flora Bervoix, Michela Petrino interpreta Annina, Lorenzo Izzo dà voce a Gastone, Visconte di Létorières. Davide Fersini è il barone Douphol, Laurence Meikle è il marchese d’Obigny. Il Coro è diretto da Andrea Marchiol. La traviata è una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura e Orchestra della Svizzera italiana, in collaborazione con Lugano Musica.

In cima