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LAC en plein air si apre con “Odissea” di Luca Spadaro

LAC en plain air 2021 - Foto manifesto 2

LAC en plain air 2021 (Foto: Pagi)

La rassegna estiva LAC en plein air propone nell’Agorà del LAC, dal 6 al 10 luglio, tre spettacoli teatrali e un artist talk, tutti con inizio alle ore 21.00.

Si inizia domani, martedì 6 luglio (replica mercoledì 7 luglio), con Odissea, un progetto di lettura scenica creato appositamente dal Centro Artistico MAT e dal Teatro d’Emergenza, per la regia di Luca Spadaro. L’Odissea è una storia che ci accompagna da tempi antichissimi. Migliaia di anni fa, prima ancora che il teatro cominciasse ad esistere, c’erano cantastorie che raccontavano le gesta di Ulisse accompagnandosi con la musica. Da allora non si è mai smesso di raccontare. In questa storia c’è il racconto di un viaggio avventuroso, la descrizione di esseri sovrumani e di accadimenti miracolosi, i patimenti di uomini e donne, i loro desideri. Margherita Coldesina, Mirko D’Urso, Cristina Zamboni e Massimiliano Zampetti rievocheranno quel rito antico in cui qualcuno racconta una fiaba, accompagnato dalla musica, e qualcuno, ascoltando, intraprende il viaggio.

Giovedì 8 luglio si torna a parlare di Arte e Scienza con il settimo incontro del ciclo di conversazioni de La Scienza a regola d’Arte, nate dalla collaborazione tra il MASI e IBSA Foundation per la ricerca scientifica. Saranno protagonisti l’artista Marc Bauer e lo scienziato Luca Maria Gambardella. Come si sviluppa una nuova idea? Quali metodologie si seguono o devono essere applicate nella ricerca? Di quanta libertà dispongono gli artisti e gli scienziati nel realizzare ciò che li ha ispirati? Marc Bauer, artista svizzero noto a livello internazionale, e Luca Maria Gambardella, professore ordinario della Facoltà di Informatica dell’USI-Università della Svizzera italiana presso IDSIA (Istituto Dalle Molle di studi sull’Intelligenza Artificiale USI-SUPSI), si confrontano su questo tema, condividendo il loro vissuto nei rispettivi mondi, spesso percepiti come distanti tra loro nonostante le similitudini nei processi di sperimentazione, nella ricerca di sostegno, e nella realizzazione tangibile della visione all’origine dello studio.

Venerdì 9 luglio la rassegna prosegue nel segno del teatro d’autore grazie a Davie Enia, attore, regista e romanziere pluripremiato, che per la sua prima volta al LAC propone il monologo Maggio ’43 di cui è autore e regista, con le musiche dal vivo di Giulio Barocchieri. Enia racconta il devastante bombardamento che la sua città, Palermo, subì nel maggio del 1943, traendo linfa da una serie di interviste a persone che subirono quei giorni e ne uscirono illese.

La Sicilia è ancora in primo piano sabato 10 luglio con Tindaro Granata, autore e protagonista di Antropolaroid, fortunato lavoro di cui ricorre il decennale, che narra la storia della sua famiglia affrontando temi come la lotta per l’amore e la libertà. Antropolaroid è uno spettacolo di cupa bellezza, struggente, attraversato da un’inquietudine dolorosa, dove a tratti si coglie ugualmente, amaramente, l’occasione di ridere, per la caratterizzazione dei personaggi, il loro susseguirsi sulla scena, per l’abilità stessa dell’attore nel trasformarsi: tante le metamorfosi. Solo in scena, l’attore racconta di figure familiari, di generazioni, di una terra, la Sicilia, da cui anche allontanarsi, con il proposito di andare a Roma, diventare attore e fare del cinema…

Introduce la serata Ciumachella, monologo in cui la giovane autrice e interprete Emilia Tiburzi, già nel cast di Ci guardano – Prontuario di un innocente di Carmelo Rifici per il palinsesto digitale Lingua Madre, ci parla del suo legame con la sua città, Roma, e del suo rapporto con i massimi esponenti della romanità cinematografica– da Anna Magnani a Alberto Sordi – che hanno influenzato la sua vita e le sue scelte.

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