Lady Macbeth apre l’ultima stagione scaligera di Chailly
La Prima del Teatro alla Scala si è svolta a Milano con la rappresentazione di Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, diretta da Riccardo Chailly, al suo dodicesimo e ultimo 7 dicembre come direttore musicale del teatro. Accolta da un lungo applauso, la senatrice a vita Liliana Segre ha fatto il suo ingresso nel palco centrale, dove sedevano anche il presidente della Corte Costituzionale italiana Giovanni Amoroso e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Alla Scala applauso a Liliana Segre prima dell’Inno di Mameli (Foto: ANSA)
Tra le autorità presenti, il governatore Attilio Fontana – che ha commentato con ironia l’assenza di altri membri del governo, fatta eccezione per il ministro della Cultura Alessandro Giuli – insieme al vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, alla vicepresidente della Camera Anna Ascani e alla sottosegretaria di Stato USA Sara Rogers.
Numerosi anche gli ospiti del mondo culturale e imprenditoriale: Diana Bracco, Fedele Confalonieri, l’attore Pierfrancesco Favino (accompagnato dalla moglie Anna Ferzetti), il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, l’architetto Stefano Boeri, l’ad di A2A Renato Mazzoncini, oltre ai cantanti Mahmood e Achille Lauro, all’attore Giorgio Pasotti e al giornalista Gigi Marzullo.
Liliana Segre ha definito l’opera “piuttosto scandalosa”, spiegando di essere comunque abituata a ogni genere di spettacolo scaligero grazie a una vita intera trascorsa a frequentare il teatro: “Mi interessa sempre ciò che vedo e sento, poi giudico secondo il mio gusto”.
L’edizione di quest’anno ha registrato un incasso di 2.679.482 euro, il più alto di sempre per la Prima del 7 dicembre. Superati i risultati de La Forza del Destino (2.560.000 euro) e di Don Carlo (2.582.000 euro) degli anni precedenti.