Locarno Film Festival

Le radici in Piazza Grande, lo sguardo al futuro

Da sin: Giona Nazzaro e Marco Solari. Gran Rex di Locarno, 5 novembre 2020.

«Costi quel che costi la prossima edizione del Locarno Film Festival sarà in Piazza Grande», cuore pulsante della manifestazione. Sono queste le parole del Presidente Marco Solari, pronunciate in occasione della conferenza stampa svoltasi giovedì mattina al Gran Rex per presentare il nuovo Direttore artistico, Giona Nazzaro. A meno che un lockdown decretato dalle autorità lo impedisca, la 74esima edizione (4-14 agosto 2021) ripartirà da Piazza Grande, con l’obiettivo di difendere il cinema, inteso sia come filiera produttiva, sia come sala cinematografica, ribadisce Nazzaro. In quella che il nuovo Direttore artistico ha definito la piazza più grande e intima del mondo, verrà attuata una soluzione per proteggere la salute delle persone mentre godono del cinema.

Il festival, dopo l’edizione ibrida di Locarno 2020, con eventi online e offline (che pur ha permesso di allargare il pubblico anche in ambito internazionale) ritroverà dunque le sue radici in Piazza Grande. Il futuro della kermesse è nelle mani del nuovo Direttore artistico, presentato dal Presidente, non prima di aver ringraziato Lili Hinstin, che ha lasciato la guida del festival dopo due anni a seguito di divergenze strategiche. Un «divorzio dolorosissimo», commenta Solari, ma adesso è tempo di guardare avanti. Sono state così snocciolate le caratteristiche che il consiglio direttivo cercava nel nuovo Direttore artistico: solide competenze; profonda conoscenza del Locarno Film Festival; capacità progettuali e di adattamento per l’indispensabile futura innovazione in campo digitale e la convivenza con le incertezze date dall’emergenza sanitaria; capacità di dialogo con il Direttore operativo, i partner (ad oggi ammontano a 150) ed il pubblico; sensibilità per la produzione indipendente e i film di qualità.

«Con Giona Nazzaro abbiamo trovato la persona che corrisponde pienamente al profilo artistico del Locarno Film Festival», ha commentato Solari, possedendo una mentalità internazionale e allo stesso tempo un forte legame con il Ticino e la Svizzera, che risale al 2009, anno a partire dal quale Nazzaro ha collaborato con la manifestazione. Una scelta importante, dato che, commenta Solari, sarà probabilmente l’ultimo Direttore artistico che in qualità di Presidente avrà la possibilità di conoscere. Giona Nazzaro, già delegato generale della Settimana Internazionale della Critica della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dal 2016, si è detto felice di assumersi questa «enorme e bellissima responsabilità». La sfida è «tenere insieme la comunità del cinema», oggi minacciata dal punto di vista economico e sociale. «Oggi il cinema che guarda verso il futuro è un lavorare per l’umanità», commenta Nazzaro. L’idea, conferma Solari, è di unire la comunità grazie alla cultura, proseguendo le collaborazioni con il LAC e l’Università della Svizzera italiana. Si è poi entrati nei dettagli delle scelte del nuovo Direttore artistico: sul piano personale, prenderà un appartamento a Locarno, per instaurare un dialogo che sia reale con la cittadinanza e la regione; sul piano artistico, promuoverà il cinema d’autore e di qualità, che coinvolga tutti e non un pubblico specifico.

La conferenza stampa si è conclusa con i ringraziamenti, da parte di Marco Solari, a Nadia Dresti (responsabile ad interim della direzione artistica sino a fine dicembre 2020), Giada Peter (responsabile della comunicazione) e Raphaël Brunschwig (Direttore operativo), che ha sostenuto il festival quando il Presidente era ricoverato in seguito al contagio da coronavirus.

Dialettica, discussione, dialogo e armonia. Legame con il territorio, prospettiva nazionale e internazionale. Questi sono i capisaldi di Locarno Film Festival.

Lucrezia Greppi

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