I viaggi di Manuela

Le terre immaginate

Per coloro privi d’immaginazione uno spazio vuoto sulla mappa è un inutile spreco; per gli altri, la parte di maggior valore (Aldo Leopold, 1949)

L’idea della mappa è connaturata all’essere umano, direi vivente. Gli animali, lo impariamo dai nostri domestici “pet”, si fanno una mappa mentale del luogo in cui vivono, sia esso una boscaglia, una prateria, un giardino o un semplice appartamento. Provate a spostare un mobile e vedrete un subitaneo disorientamento del vostro micio a cui le pulizie di fondo non piacciono affatto, non solo per la confusione e il rumore, ma soprattutto perché scombinano la loro personale geografia.

E ognuno ha le proprie astrazioni. Provate ad orientarvi in Giappone con una delle cartine topografiche che vi saranno fornite, sarà come giocare ad una sorta di sconosciuto Monopoly, tante caselline dove la vostra meta sarà vicina ad un’altra e ad un’altra ancora, ma se quel negozio avesse cambiato nome, come ritroverete l’albergo?

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